13/10/2011, 00.00
THAILANDIA
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Alluvioni disastrose in Thailandia minacciano la “Venezia dell’est”

di Weena Kowitwanij
I tre fiumi che circondano Ayudhaya, l’antica capitale sommergono interi quartieri fino al tetto. Gravi danni alla produzione industriale: oltre 150mila operai costretti a interrompere il lavoro in tutto il Paese. A rischio decine di migliaia di antichi testi buddisti.
Bangkok (AsiaNews) – Le peggiori alluvioni che la Thailandia ha sperimentato in decenni stanno provocando gravi danni, fra cui interruzioni nella produzione industriale. Il governo ha annunciato che il periodo fra il 14 e il 17 ottobre, e il periodo fra il 28 e il 31 ottobre sarà quello in cui il livello del mare sarà al massimo, rendendo difficile il deflusso delle acque dei fiumi: la popolazione deve quindi prepararsi a un aggravamento nella situazione delle inondazioni. Ieri sera il Primo ministro donna Yingluck Shinawatra è stato ricevuto in udienza dal re Bhumibol Adulayadej per una consultazione sul problema. Il sovrano ha suggerito di sfruttare l’opportunità di far riversare l’acqua dei fiumi in mare nel momento di bassa marea, e nello stesso tempo di scavare canali a est e ovest di Bangkok, in modo da rendere il deflusso più rapido.

La situazione appare particolarmente grave ad Ayudhaya, l’antica capitale, circondata da tre fiumi Chao Phraya, Pa-sak and Lopburi, conosciuta come “la Venezia dell’est”. Il rettore della Mahachulalongkornrajavidyalaya University, ad Ayudhaya, ha chiesto aiuto per trasferire 70mila volume di scritture buddiste, per evitare che vengano danneggiati. Oggi ancora 20mila volumi sono in attesa di essere salvati.

Yingluck Shinawatra ha ammesso alla televisione che la situazione è critica, e che se sono state prese misure per drenare le acque nei fiumi, e costruire campi e scuole per le persone obbligate ad abbandonare le loro case. Due centri per affrontare il problema sono stati creati all’aeroporto Don Muang e all’università Thommasat a Rangsit. “Anche se la situazione delle alluvioni è severa, la cooperazione di ogni settore della società rende possibile per ora non annunciare una legge di emergenza”, ha dichiarato la Premier.

Il governatore della banca di Thailandia, Prasarn Trairatvorakul, ha affermato che “secondo una stima preliminare le alluvioni toccheranno circa seicentomila persone, il che equivale allo 0.6 per cento del Prodotto interno lordo. Nella zona industriale di Rattana-nakorn 50mila lavoratori dovranno fermarsi, mentre intorno ad Ayudhaya circa centomila lavoratori di 223 industrie resteranno fermi”. Sempre ad Ayudhaya 3670 detenuti del carcere locale sono stati trasferiti nelle prigioni di Bangkok e di Pathumthani. Nella zona l’acqua dei tre fiumi copre le abitazioni quasi fino al tetto.
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