26/05/2006, 00.00
INDONESIA
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Altri due morti in Indonesia per influenza aviaria

Prosegue la ricerca della causa del possibile contagio tra membri della stessa famiglia. Ma molti allevatori vivono il pericolo di contagio senza grande preoccupazione.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Altri due decessi in Indonesia per influenza aviaria: due fratelli morti alcuni giorni fa nella Java occidentale, come conferma oggi Nyoman Kandun, capo dell'Ufficio per il controllo delle malattie contagiose del ministero della Sanità.

Intanto si ritiene che il primo membro della famiglia sterminata dal virus (7 morti in meno di un mese), la madre, sia stata contagiata da polli malati e abbia poi trasmesso il virus alla famiglia. Nel loro villaggio di Kubu Sembelang non risultano contagi tra gli uccelli.

"Pensiamo – ha detto Steven Bjorge, leader del gruppo dell'Organizzazione mondiale della sanità che indaga sul posto – che la donna sia stata in contatto con polli malati e/o morti, in casa o in un mercato". I membri della famiglia vivevano a stretto contatto fisico e dormivano vicini, cosa che – aggiunge Bjorge - può aver favorito il contagio.

Anche se – ha precisato a Ginevra Gregory Hartl, portavoce Oms - non è chiaro il veicolo del contagio – se tramite la respirazione, il cibo, il contatto fisico o più fattori insieme. Non si esclude una debolezza genetica nella famiglia, che abbia favorito la malattia. Sono state poste in quarantena 33 persone che hanno avuto contatti con i membri della famiglia.

Mentre il mondo si interroga sulle cause del contagio, assai meno preoccupati appaiono molti allevatori indonesiani, che non prendono nessuna precauzione e maneggiano senza paura i polli morti per malattia.

"Ne muoiono due o più ogni giorno. Molti – racconta Rustam, allevatore della Sumatra settentrionale, non distante dalla zona di Karo dove c'è Kubu Sembelang – mostrano macchie blu sul corpo". Non indossa guanti né maschera, mentre maneggia i polli malati. "Non ho paura dell'influenza aviaria – spiega – perché da 12 anni non ho avuto malattie gravi".

Lo stesso comportamento hanno gli altri allevatori, che non usano precauzioni nel contatto giornaliero con centinaia di galline. Eppure la zona è stata molto colpita dal morbo nel 2005, con la morte accertata di 15.882 tra galline e quaglie.

"L'influenza aviaria nella Sumatra settentrionale – racconta I Gusti Ketut Sastrawan, consigliere dell'Associazione degli allevatori di pollame della zona – nel 2005 ha ridotto la produzione di oltre il 70%. Quest'anno l'impatto è minore". "Il contagio a Karo non ha ancora colpito le vendite totali di pollame nella Sumatra settentrionale. Ogni cosa va avanti come sempre". (PB)

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