09/03/2023, 12.39
HONG KONG-CINA
Invia ad un amico

Arrestata anche Elizabeth Tang, sindacalista e moglie di Lee Cheuk-yan

Cresciuta nella comunità cattolica di Shek Lei è segretaria generale dell'International Domestic Workers Federation. Dall'autunno 2021 si era trasferita a Londra, ma in questi giorni aveva fatto tappa a Hong Kong per fare visita al marito in carcere da due anni per le battaglie pro-democrazia. È stata fermata all'uscita del penitenziario sempre con l'accusa di aver violato la legge sulla sicurezza nazionale, voluta da Pechino. Rilasciata l'11 marzo su cauzione ma con il ritiro del passaporto.

Hong Kong (AsiaNews) - Arrestata come il marito Lee Cheuk-yan, all’uscita dal carcere di Hong Kong dove era andata a visitarlo. La scure della famigerata legge sulla sicurezza nazionale, voluta da Pechino per stroncare il movimento pro-democrazia, si è abbattuta oggi anche su Elizabeth Tang, volto molto noto della comunità cattolica di Hong Kong, da decenni impegnata nel sindacato. Proprio come Lee Cheuk-yan - ex deputato dell’Assemblea legislativa e già leader dell’organizzazione che promuoveva ogni anno la veglia in memoria delle vittime di piazza Tiananmen - in carcere dal 18 aprile 2020 insieme agli altri personaggi di spicco del movimento democratico, accusati di incitamento alla sovversione per le proteste del 2019. Il processo è tuttora in corso e rischiano fino a dieci anni di reclusione.

Elizabeth Tang è cresciuta nella parrocchia di Shek Lei ed è stata fino al 2011 segretario esecutivo della Hong Kong Confederation of Trade Unions, una delle tante organizzazioni costrette a sciogliersi nel 2020 dopo l’approvazione della legge sulla sicurezza nazionale. Nel settembre 2021 si era trasferita nel Regno Unito, dopo essere stata personalmente presa di mira dal Ta Kung Pao, organo di stampa legato a Pechino. L’avevano accusata di “ricevere finanziamenti da organizzazioni straniere” in qualità di membro del consiglio di amministrazione dell’Asia Monitor Resource Centre, un gruppo che difende i diritti dei lavoratori in tutto il continente. Si trattava di una chiara intimidazione per una donna che è tuttora segretario generale dell’International Domestic Workers Federation, il sindacato mondiale dei lavoratori domestici che riunisce organizzazioni attive in 68 diversi Paesi nel mondo. Proprio la tutela delle badanti è l’ambito in cui Elizabeth Tang è sempre stata in prima linea nella sua attività sindacale a Hong Kong.

In quell’occasione l’Asia Monitor Resource Centre aveva dichiarato di essere "indipendente da qualsiasi organizzazione locale o internazionale", ma di voler cessare le proprie operazioni a Hong Kong in seguito alle pressioni che si sono "intensificate in modo significativo". E per prudenza Elizabeth Tang aveva scelto di proseguire a Londra la sua attività per l’International Domestic Workers Federation. In questi giorni, però, in occasione di un impegno in Asia, aveva voluto fare tappa a Hong Kong chiedendo di poter fare visita al marito in carcere. Proprio all’uscita di uno di questi incontri nella prigione di Stanley è avvenuto l’arresto: alcuni agenti l’hanno bloccata e costretta a salire su un’automobile.

Come ricorda il sito Hong Kong Free Press l'arresto di Tang arriva pochi giorni dopo che il capo dell'esecutivo John Lee ha incontrato a Pechino il direttore dell'Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao, Xia Baolong. Secondo quanto riferito da Lee, che si trovava nella capitale per partecipare all'inizio della sessione del Congresso nazionale del popolo, Xia ha chiesto di "stroncare sul nascere" qualsiasi atto che metta in pericolo la sicurezza nazionale. "Reprimeremo definitivamente chiunque cerchi di minare la sicurezza nazionale o di violare la pace della società di Hong Kong, o di danneggiare gli interessi generali di Hong Kong e li riterremo legalmente responsabili ai sensi della legge", ha dichiarato Lee.

AGGIORNAMENTO DELL'11 MARZO 2023

La mattina dell'11 marzo Elizabeth Tang è stata rilasciata dopo il pagamento di una cauzione di 200mila dollari di Hong Kong (circa 24mila euro). Le è stato ritirato il passaporto e non potrà dunque lasciare Hong Kong e prendere parte agli impegni dell'International Domestic Workers Federation, come invece era nei suoi programmi. Uscendo dal carcere ha dichiarato ai cronisti di non capire come la sua attività possa costituire una minaccia per la sicurezza nazionale a Hong Kong.  

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Hong Kong: arrestati 4 organizzatori della veglia per il massacro di Tiananmen
08/09/2021 12:38
Hong Kong, democratici condannati: è guerra di parole tra Pechino e l’Occidente
19/04/2021 14:12
Hong Kong: altri due mesi di carcere per Jimmy Lai e Lee Cheuk-yan
17/04/2021 11:00
Governo di Hong Kong: ‘Interferenza barbarica’ dare ospitalità a ‘criminali’ democratici
09/04/2021 14:39
Hong Kong, attivisti condannati: la lotta per la libertà continua
01/04/2021 14:35


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”