11/02/2017, 10.29
CINA-COREA
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Arresti ed espulsioni per decine di missionari protestanti coreani

Almeno 32 espulsi. Altri quattro arrestati nei giorni scorsi. Prestavano aiuto ai fuggitivi dalla Nord Corea. In passato le autorità locali chiudevano un occhio sulle loro attività. Adesso ci sono regole più dure sulle attività religiose. Pechino opera rappresaglie contro la decisione di Seoul di istallare il Thaad.

Seoul (AsiaNews) – Decine di missionari protestanti della Corea del Sud sono stati espulsi dalla regione del nord-est della Cina in seguito a una serie di raid operati dalla polizia. Il governo di Seoul ha confermato oggi che alcuni missionari sono stati arrestati.

Secondo alcuni analisti, tali espulsioni – alquanto inusuali -sono da collegare alla crescita della tensione fra Pechino e Seoul, dopo la decisione di quest’ultima a procedere con la costruzione di un sistema anti-missilistico in collaborazione con gli Stati Uniti.

Da dicembre a gennaio scorsi almeno 32 missionari protestanti sono stati rimandati in Corea del Sud. I cristiani erano impegnati ad evangelizzare, ma anche ad aiutare fuggitivi dalla Nordcorea ad affrontare il pericoloso viaggio attraverso il fiume Yalu, che separa Cina e Corea del Nord.

Sebbene la Cina proibisca l’opera missionaria di stranieri, le autorità locale hanno sempre chiuso un occhio sull’impegno dei sudcoreani, in parte perché il recupero dei fuggitivi riduce i problemi sociali, in parte perché messi a silenzio da consistenti bustarelle.

Ma con le nuove regole sulle attività religiose varate lo scorso ottobre, il controllo delle comunità cristiane è divenuto più serrato. In più, la decisione di Seoul di procedere all’istallazione del Thaad, fa temere la Cina che il sistema anti-missile sia rivolto non solo alle minacce da parte di Pyongyang, ma anche al controllo delle istallazioni militari cinesi. Da mesi la Cina sta applicando rappresaglie contro i prodotti sudcoreani e ha proibito perfino le esibizioni e le apparizioni in tivu di famosi attori e cantanti sudcoreani.

Intanto, stamane, il ministero degli esteri sudcoreano ha dato la notizia che un missionario di nome Kim è stato arrestato due giorni fa a Yanji, vicino al confine cinese. L’accusa è di aver violato le leggi sull’immigrazione. Nei giorni scorsi un dispaccio di Radio Free Asia riportava che almeno quattro missionari sudcoreani sono stati arrestati a Yanji. Fra di loro vi è anche un coreano-americano e due di origine cinese.

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