26/02/2020, 11.08
PAKISTAN
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Asia Bibi chiede asilo politico in Francia

La donna cristiana è a Parigi dove ha chiesto d’incontrare il presidente Macron. Dalla liberazione nel 2019, è ospitata in Canada. Dichiara di amare il Pakistan, ma sarà “in esilio per sempre”. Il sindaco di Parigi le consegna la cittadinanza onoraria.

Parigi (AsiaNews/Agenzie) – Asia Bibi, la donna cristiana pakistana assolta dall’accusa di blasfemia per la quale era stata condannata a morte dopo nove anni in carcere, chiede asilo politico in Francia. Lo ha rivelato lei stessa in un’intervista alla radio Rtl il 24 febbraio. In questi giorni la donna è a Parigi, nel suo primo viaggio fuori dal Canada, che l’ha accolta dopo la liberazione e la fuga dal Pakistan lo scorso anno. Ieri ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, che le era stata conferita nel 2014 quando era in carcere.

Secondo la stampa francese, Asia dovrebbe incontrare il presidente Emmanuel Macron venerdì 28 febbraio. Durante l’intervista, l’esule ha dichiarato che non è stato ancora fissato un incontro ufficiale con il capo dell’Eliseo. Poi ha aggiunto: “Ovviamente vorrei che il presidente ascoltasse la mia richiesta”. E infine ha rivelato: “Il mio più grande desiderio è vivere in Francia”.

La donna, diventata simbolo della persecuzione religiosa contro i cristiani, è rimasta coinvolta nel più delicato processo per oltraggio al profeta Maometto mai condotto in Pakistan. Al termine di un lungo processo, a gennaio 2019 è stata dichiarata non colpevole.

In questo periodo Asia ha condotto una vita riservata e lontano dalle telecamere. Ha rilasciato una sola intervista al Sunday Telegraph, nella quale ha lanciato un appello alla giustizia per i condannati pakistani che trascorrono anni in prigione in attesa di una sentenza, a causa dei processi bloccati per le pressioni dei radicali islamici. Intervenendo a Parigi, ha detto di essere “enormemente grata al Canada”, la nazione che ha offerto a lei e alla sua famiglia protezione in una località segreta, in attesa che un Paese terzo dichiarasse la propria disponibilità ad accordarle lo status di rifugiato.

Il mese scorso Asia è riapparsa in una foto con la giornalista francese Anne-Isabelle Tollet, che si è battuta per la sua liberazione conducendo una tenace campagna, e che con lei ha scritto il libro “Enfin Libre!” (“Finalmente libera!”), a carattere autobiografico.

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