02/10/2005, 00.00
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"Attacchi suicidi" dietro le bombe di Bali

di Moerkekaq Senggotro

Bali (AsiaNews)  - Il capo dell'Ufficio antiterrorismo indonesiano ha affermato oggi che il suicidio di alcuni uomini-bomba è la causa più probabile della serie di esplosioni che ieri a Bali hanno ucciso almeno 25 persone e ferito più di 100.

Ansyaad Mbai, ha anche dichiarato che gli attacchi portano il marchio della Jemaah Islamiah (JI), la rete estremista legata ad Al Qaeda.

Secondo il responsabile, gli attacchi avvenuti in una zona di affollati ristoranti, devono aver coinvolto 3 kamikaze: "Abbiamo trovato corpi senza testa e senza gambe", e ciò suggerisce che i corpi appartengono a degli uomini-bomba.

Ieri, attorno alle 8 di sera, 3 bombe hanno portato distruzione in alcuni ristoranti affollati di turisti, due sulla spiaggia di Jimbaran, all'aperto; un altro in un grill sulla spiaggia di Kuta, in una zona elegante, piena di negozi, affollata di persone e visitatori, anche bambini.

Almeno 107 persone sono state ferite e c'è il timore che il bilancio possa ancora salire. Le esplosioni quasi simultanee avvengono a tre anni da un'altra esplosione attribuita ad Al Qaeda, che ha distrutto un night club di Bali, uccidendo 202 persone, in maggioranza turisti.

Quest'ultimo attacco accade proprio mentre l'economia di Bali cerca di riprendersi dal colpo subito nel 2002, che ha allontanato molti turisti stranieri.

La piazza di Kuta è anche il luogo dove è avvenuta l'esplosione del nightclub il 12 ottobre 2002.

Sedie e tavoli sono stati distrutti; gli edifici sembrano quasi intatti; tutti i vetri sono in frantumi. Una guida turistica presente alla scena ha detto: "C'era panico ovunque. Tutti cercavano di fuggire. Ho visto brandelli di gambe, teste sulla spiaggia… Era tutto un caos".

Fino a stamane sono stati identificati 15 corpi: 12 indonesiani (fra cui un bimbo di 6 anni), 2 australiani, un giapponese.

I feriti comprendono 49 indonesiani, 14 australiani, 6 sudcoreani, 4 americani, 3 giapponesi, altri di nazionalità ancora sconosciuta.

Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha rivelato di conoscere della possibilità di un attacco terroristico fin da luglio scorso: "I servizi segreti mi avevano avvertito che alcune cellule terroristiche in Malaysia e nelle Filippine stavano progettando un attacco a Jakarta. Ma dopo che la sicurezza ha messo sotto stretto controllo ogni luogo pubblico, è probabile che i terroristi abbiano cambiato il loro piano e il luogo dell'attacco". Esprimendo profonde condoglianze alle famiglie delle vittime, egli ha detto che oggi si sarebbe recato a Bali.

Questo attacco aumenta ancora di più i problemi di Susilo, che il 20 ottobre completerà il suo primo anno di presidenza.

Fino ad ora nessun gruppo ha rivendicato gli attacchi. Rohan Gunaratna, responsabile di alcune ricerche sul terrorismo all'Istituto per la difesa e gli studi strategici, ha detto che solo il gruppo islamico  Jemaah Islamiah  può programmare ed eseguire un attacco così coordinato e simultaneo contro obbiettivi occidentali in Indonesia.

L'esperto asiatico ha detto che adesso il governo indonesiano dovrebbe bandire la JI come un gruppo criminale e terrorista.

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