12/08/2005, 00.00
IRAQ - GMG
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Bloccati in Giordania, 2 ragazzi iracheni aspettano di raggiungere Colonia

Partiti domenica da Mosul, i due sono fermi in attesa del visto per la Germania. Ancora incerta la data del loro arrivo alla Gmg: forse documenti pronti solo dopo il 16 agosto.

Mosul (AsiaNews) – Per i ragazzi iracheni di Mosul partecipare a una Giornata mondiale della gioventù (Gmg) è un sogno che fatica ad avverarsi. Ostacoli burocratici, difficoltà di ottenere i visti, instabilità politica e sociale che caratterizzano il paese  non hanno permesso alla diocesi di poter preparare in tempo i documenti necessari a registrare i giovani partecipanti. Ma 2 di loro, forse, ci sono riusciti: sono in viaggio per Colonia, purtroppo con il dubbio se arriveranno in tempo all'appuntamento con i giovani di tutto il mondo.

A raccontarlo ad AsiaNews è p. Ragheed Ganni, parroco della chiesa dello Spirito Santo. "Di solito – dice il 33enne sacerdote caldeo – i giovani cristiani di tutto il mondo iniziano a prepararsi a questo evento un anno prima; la nostra comunità, però, ha vissuto un anno terribile dall'aprile 2004 al febbraio scorso". Il prete – anche segretario dell'arcivescovo caldeo di Mosul, mons. Rahho – ricorda che "durante questo periodo tutto il paese ha vissuto una grave instabilità politica e i cristiani sono stati ripetuto bersaglio dei terroristi" (ad agosto è toccato alla chiesa di san Paolo e a dicembre al vescovado caldeo). "Solo a febbraio, subito dopo le elezioni, abbiamo iniziato a respirare di nuovo un po'".

L'ultima volta che 8 giovani di Mosul hanno partecipato a una Gmg è stato a Parigi nel 1997. P. Ragheed spiega che il Pontificio consiglio per i Laici a maggio aveva approvato il finanziamento del viaggio per alcuni dei ragazzi, "ma la mancanza di sicurezza a Mosul, la difficoltà a ottenere i passaporti in tempi utili e a compilare le registrazioni hanno fatto saltare il progetto".

Tutto questo però non ha fermato Fadi e Yazin, che a loro spese si sono messi in viaggio per Colonia. "I 2 - spiega p. Ragheed - sono riusciti a registrarsi tramite un prete di Mosul che studia a Roma". L'intenzione era riuscire ad arrivare in Germania in tempo per partecipare alle Giornate di incontro nelle diocesi tedesche, che precederanno poi la XX Gmg (16-21 agosto).

Grazie a un prete di Mosul che vive a Roma - i giovani sono riusciti a registrarsi, ma per ottenere il visto sono dovuti passare per la Giordania; in Iraq infatti non esiste un'ambasciata tedesca. Da 5 giorni aspettano il via libera per partire, ma martedì scorso sono stati avvertiti che non riceveranno il visto prima del 16 agosto. "In parrocchia – dichiara il sacerdote caldeo – stiamo pregando perché tutti questi sforzi non vengano vanificati e i ragazzi possano realizzare il loro sogno".

Fadi Lobbo, uno dei due bloccati in Giordania, è un farmacista di 27 anni, che guida un gruppo di 45 ragazzi nella parrocchia di San Paolo. "Il mio sogno – dice il giovane – è incontrare altre persone da tutto il mondo e scambiare le nostre esperienza pastorali". Anche Yazin Ghazala, medico di 29 anni, è impegnato con i giovani nella stessa parrocchia: il suo gruppo è costituito da 25 persone di età compresa tra i 19 e i 22 anni. "Desidero da tempo di poter vedere il papa e partecipare a una messa celebrata da lui almeno una volta nella mia vita". Con i 2 doveva esserci anche Khalid Al Pekandi, un piccolo commerciante di 34 anni, che si occupa del coro e della musiche alla San Paolo. Purtroppo un ritardo nel rilascio del passaporto gli ha impedito di partire. "Comunque sia – esclama – continuerò a sognare di poter partecipare alla prossima Gmg".

La comunità di Mosul "sarà unita spiritualmente" ai giovani di Colonia e seguirà l'evento in Tv. Il 19 agosto presso la chiesa dello Spirito Santo si terrà un incontro di riflessione sul tema della Gmg ("Siamo venuti per adorarlo") seguito dalla messa.

 

Nella foto: Mosul, parrocchia di San Paolo, l'impegno dei ragazzi  nei lavori di riparazione dopo l'attentato dell' agosto 2004.

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