07/03/2023, 09.51
BANGLADESH
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Chattogram, 7 morti nell'esplosione di una fabbrica

di Sumon Corraya

Incidente in un impianto per la produzione di ossigeno, devastata un'area nel raggio di un chilometro. Appena 9 mesi fa un altro incendio in un deposito poco lontano. Sotto accusa le scarse misure di sicurezza. Sr. Zita Rema: "I proprietari delle fabbriche dovrebbero preoccuparsi innanzitutto della vita dei lavoratori".

Dhaka (AsiaNews) - Sette persone sono morte e altre 30 sono rimaste ferite in una esplosione che ha devastato ancora una volta una fabbrica in Bangladesh. L’incidente è avvenuto sabato 4 marzo in un impianto per la produzione di ossigeno a Sitakunda, nel distretto di Chattogram, in Bangladesh. Tra le persone decedute vi erano anche due cattolici, Salem Richel e Raton Nokrek; altri operai dell’impianto, Ripon Banory e Paulinis Rema, sono gravemente feriti; provengono tutti dalla diocesi di Mymensingh. Tutti i feriti si trovano all’Ospedale di Chattogram, alcuni in condizioni critiche.

L’esplosione ha coinvolto un’area di circa un chilometro quadrato attorno all’impianto, causando la dispersione di pezzi di metallo che hanno colpito anche gli edifici nelle vicinanze. Sono tre gli stabilimenti che hanno preso fuoco nella zona dell’impianto. Un ferito ha detto che al momento dell’esplosione stavano lavorando nel sito circa 40 operai. È stato necessario l’intervento di nove unità dei Vigili del Fuoco di Agrabad, Kumira e Sitakunda, che hanno domato le fiamme nel giro di due ore; sono state coinvolte anche le forze di polizia e l’esercito. Le cause dell’esplosione sono ancora incerte, ma gli investigatori del distretto di Chittagong parlano di negligenza rispetto alla sicurezza dello stabilimento.

Anche il sindaco della città, Rezaul Karim Chowdhury ha affermato che gli incidenti avvengono ripetutamente a causa della trascuratezza da parte dei proprietari delle aziende: un altro episodio si era verificato solo 9 mesi fa con l’incendio di un deposito di container che ha provocato circa 50 morti; un’altra tragedia avvenuta appena a mezzo chilometro di distanza dal sito di Sitakunda dove è avvenuta la nuova esplosione. Il sindaco spiega che non è possibile prevenire questi incidenti se l’ambiente lavorativo non è reso sicuro. Il ministero del Lavoro e dell’Occupazione pagherà 25mila taka (circa 220 euro) per la sepoltura dei deceduti e 200mila taka (circa 1800 euro) verranno dati alle famiglie. Ogni ferito otterrà un risarcimento di 50mila Taka (circa 440 euro). Il Commissario del distretto di Chittagong ha affermato che sono anche stati acquistati farmaci e medicamenti per la cura dei feriti.

Sr. Zita Rema, una religiosa di etnia Garo delle Suore salesiane missionarie di Maria Immacolata, nella diocesi di Chattogram svolge il suo ministero tra i lavoratori, molti dei quali sono immigrati interni. Ha visitato i feriti negli ospedali e racconta ad AsiaNews: “Ogni anno accade questo tipo di incidenti. Non è garantita la sicurezza della vita dei nostri lavoratori; i proprietari delle fabbriche dovrebbero preoccuparsi innanzitutto di questo”.

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