07/12/2005, 00.00
CINA
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Cina, "trovato morto" dirigente licenziato dopo l'esplosione nell'impianto di Jilin

Il vice-sindaco della città e responsabile della protezione ambientale "è stato trovato morto ieri". Era fra i 3 dirigenti licenziati dopo l'esplosione dell'impianto e l'inquinamento del fiume Songhua. Intanto il benzene tossico si avvicina alla Russia che accusa: "In Cina scarsa attenzione per l'ambiente".

Jilin (AsiaNews/Scmp) – Wang Wei, vice-sindaco di Jilin e responsabile della protezione ambientale, è stato trovato morto ieri nella sua abitazione. "Non sappiamo altro sulla sua morte – ha detto oggi il portavoce del Partito Comunista locale – ma la polizia sta investigando".

Wang era fra i 3 alti dirigenti licenziati il 5 dicembre a causa dell'esplosione avvenuta il 13 novembre nell'impianto petrolchimico di Jilin. I 3 erano accusati di "cattiva gestione" dell'impianto e ritenuti responsabili dello scoppio che ha ucciso 5 persone ed ha gettato nel fiume Songhua, fondamentale fonte d'acqua potabile, oltre 100 tonnellate di prodotti chimici velenosi.

Lo scorso 2 dicembre era stato rimosso Xie Zhenhua, direttore dell'Amministrazione per la protezione ambientale dello Stato (Sepa), ritenuto responsabile per la cattiva gestione dell'emergenza successiva al disastro. La Sepa era stata subito informata del danno ambientale, ma ha contribuito a nasconderlo per giorni. Fonti ufficiali annunciano possibili ulteriori misure contro i dirigenti della compagnia PetroChina (proprietaria dell'impianto) o contro il governo di Jilin.

Secondo Liu Xutao, esperto presso la Scuola statale di amministrazione a Pechino, i licenziamenti dimostrano che il governo centrale è consapevole che la popolazione è infuriata per i frequenti incidenti industriali. Ma molti esperti si chiedono quali cautele verranno adottate per evitare ulteriori disastri ambientali.

La striscia d'acqua inquinata del fiume Songhua – lunga ormai 150 km. - ha raggiunto ieri la città di Jiamusi, 550 mila abitanti, ove l'impianto idrico è stato chiuso "per precauzione" dalla scorsa settimana. Il benzene dista ancora 300 km. dal confine russo che dovrebbe essere raggiunto non prima di una settimana a causa del ghiaccio che si è formato sulla superficie del fiume e che rallenta il benzene. A Habarovsk, 580 mila abitanti, in Siberia, è prevista la chiusura del sistema idrico per 3 giorni.

"Uno sviluppo rapido come nella vicina Cina – ha detto ieri Viktor Ishayev, governatore di Habarovsk – richiede massima attenzione". "Di fatto – ha concluso - la rapida crescita economica è spesso raggiunta con una scarsa attenzione al sistema ecologico da parte di personale non qualificato". (PB)

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