19/03/2005, 00.00
THAILANDIA
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Collaborazione e fratellanza per le vittime dello tsunami

di Weena Kowitwanij

Krabi (AsiaNews) - Va avanti, pur tra mille problemi e insufficienti fondi governativi, la ricostruzione nelle 6 province thailandesi sulla costa del Mare Andamano, dove lo tusnami ha disperso 12.293 persone e uccise 5.320. La vita delle province e dei suoi abitanti è stata totalmente distrutta.

P. Pornchai Techapitaktham, membro della Congregazione stigmatina e direttore del Centro per la ricostruzione di Krabi, ha detto: “La riabilitazione della zona sta comunque andando avanti, anche grazie agli aiuti stranieri. I nostri aiutanti, laici e religiosi, uomini e donne, visitano i villaggi e spiegano il valore dell’igiene, portano medicinali ed aiuti psicologici, anche solo ascoltando i sopravvissuti”. Eppure, la situazione è ancora problematica per molti aspetti. Suor Marasri, che opera nel Krabi Centre soprattutto con i bambini, spiega: “Il governo ha stanziato un budget assolutamente insufficiente. Con i fondi governativi si copre al massimo il 30 % delle spese necessarie per la zona. Riusciamo a garantire il pranzo solo una volta a settimana nelle scuole che abbiamo riaperto. Gli studenti non mancano mai da scuola in quel giorno”.

Tuttavia, le mancanze in alcuni campi sono totalmente ripagate dalle esperienze umane.

Suor Monica, un’altra operatrice del Centro, racconta della proficua cooperazione interrereligiosa: “Il primo giorno in cui dovevo prestare servizio presso il Centro, mi ero persa nella zona. Ho chiesto aiuto ad una donna mussulmana, che mi ha accompagnato fin qui e, prima di lasciarmi, mi ha dato una somma di denaro, dicendo che dovevo spenderla nella mia opera, e che lei avrebbe voluto fare opere caritative con i cattolici”. Suor Monica aggiunge che “non è importante la somma di denaro, perché è grandiosa la voglia di cooperare”.

Suor Urasa Thongumpai, assistente alla direzione del Krabi Centre, conferma e dice: “Il modo di porsi dei mussulmani nei nostri confronti migliora ogni giorno di più. Le famiglie mussulmane della zona ci invitano a pranzo, e dicono che vogliono aiutare. A Krabi, i mussulmani ed i cattolici condividono realmente il sentimento di fratellanza in Cristo”.

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