28/11/2011, 00.00
SRI LANKA
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Colombo, arrestata una suora di Madre Teresa perché “vende bambini”

di Melani Manel Perera
È la prima Missionaria della Carità a essere imprigionata. L’accusa sarebbe stata fatta da una telefonata anonima. Suor Eliza gestisce un ostello per ragazze madri. Confusione intorno all’arresto. Secondo le consorelle sarebbe colpa di incongruenze nei registri della casa, non ancora aggiornati.
Colombo (AsiaNews) – Suor Mary Eliza, delle Missionarie della Carità, è in prigione da quattro giorni perché “vende bambini”. Dalla nascita della congregazione, è la prima religiosa delle suore di Madre Teresa a essere arrestata. Una telefonata anonima avrebbe avvertito la polizia, che prima ha fatto irruzione nel Prem Nivesa di Moratuwa – l’ostello per ragazze madri gestito dalle suore di Madre Teresa – e poi ha arrestato la religiosa. L’ostello è sotto sequestro. Suor Eliza, superiora del Prem Nivesa, è detenuta nella prigione femminile di Welikada e non ha ancora a disposizione un avvocato. Oggi il magistrato dovrebbe formalizzare l’accusa di traffico illegale di bambini. Intanto, ha posto una cauzione di 7.500 rupie (circa 50 euro) per ogni capo d'accusa e una cauzione di sicurezza di 50mila rupie (circa 330 euro).

Il 23 novembre un gruppo di persone guidato da Anoma Dissanayake, presidente della National Child Protection Autority (Ncpa) dello Sri Lanka, ha circondato l’ostello per effettuare delle indagini sui bambini e sulle madri ospitati dalle Missionarie. Secondo il racconto di una religiosa ad AsiaNews, “polizia e autorità della Ncpa hanno fatto irruzione alle 11 del mattino e hanno creato il panico. Hanno controllato ogni angolo della casa, messo tutto sottosopra e si sono portati via i nostri registri”. Due giorni dopo, nella notte del 25, alcuni ufficiali della polizia hanno portato suor Eliza e due consorelle nella casa di un giudice a Ja-ela. Da lì, suor Eliza è stata trasferita su un’altra auto che l’ha portata alla prigione di Welikada, mentre le altre due religiose sono state riaccompagnate nel convento.

Prima dell’arresto, suor Eliza ha dichiarato: “Autorità della polizia, della Ncpa e alcuni rappresentanti dei media si sono precipitati nel nostro ostello, hanno interrogato le ragazze madri e portato via molti documenti. Non siamo mai state coinvolte nel traffico di bambini. È contro la nostra fede: la nostra missione è prenderci cura delle ragazze madri e dei loro figli. Non abbiamo mai preso soldi per il nostro lavoro. I bambini vengono dati in adozione in modo legale”.

Le circostanze dietro l’arresto di suor Eliza sono poco chiare. Alcuni giornali e media locali accusano le Missionarie di “vendere il futuro del Paese per poche migliaia di rupie”, ma secondo le Missionarie della Carità, la madre superiora sarebbe in carcere per aver dato ospitalità a una minorenne incinta senza aver avvisato la polizia e perché il numero dei bambini presenti nell’ostello sarebbe superiore a quello riportato nei registri, non ancora aggiornati. La confusione è causata anche dal silenzio della Chiesa, che dall’arresto di suor Eliza non ha ancora emesso alcun comunicato ufficiale.

In tutto il mondo ci sono circa 760 conventi delle suore di Madre Teresa e oltre cinquemila Missionarie. Al momento, il Prem Nivesa accoglie 75 bambini e 32 donne incinte, di cui 12 arrivate da poco.

La National Child Protection Authority (Ncpa) è un corpo indipendente che rende conto direttamente al presidente Mahinda Rajapaksa.
 
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