12/06/2008, 00.00
AFGHANISTAN
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Conferenza donatori, Afghanistan: più aiuti in infrastrutture

A Parigi oggi l’incontro internazionale di sostegno all’Afghanistan. Al centro la richiesta di Karzai di circa 50 miliardi di dollari per la ricostruzione. Caritas: la comunità internazionale riporti al centro del suo sforzo la lotta alla povertà.
Parigi (AsiaNews/Agenzie) – Gli sforzi mondiali per aiutare lo sviluppo afghano rimettano in primo piano la lotta alla povertà e per la giustizia sociale. È l’appello della Caritas International ai Paesi donatori riuniti oggi a Parigi per la Conferenza internazionale di sostegno all'Afghanistan. Sul tavolo dell’incontro, la richiesta del presidente afghano Hamid Karzai di raccogliere circa 50 miliardi di dollari per un piano di ricostruzione nei prossimi cinque anni, ma anche la formazione dell’esrecito nazionale e delle forze di sicurezza. Per ora gli Stati Uniti hanno già garantito 10 miliardi di dollari in due anni. ma la Conferenza di Parigi non sarà solo una “semplice raccolta di fondi – avverte il rappresentante speciale afghano all’Onu, Kai Eide – cercheremo un nuovo accordo tra il nostro governo e la comunità internazionale”. Secondo Eide i donatori devono mostrare “maggiore coerenza” negli aiuti e incanalare più risorse in progetti per le infrastrutture, mentre Kabul deve “fare di più contro la corruzione”.
 
Nella capitale francese sono presenti i delegati di 80 nazioni e le grandi organizzazioni mondiali. Tra i partecipanti, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice e la first lady Usa Laura Bush. Il presidente francese Sarkozy, che ha aperto la Conferenza, ha annunciato “un rafforzamento dell'aiuto francese per la ricostruzione” e la presenza di un battaglione supplementare già da quest'estate e un rafforzamento del coordinamento internazionale.
 
Pur registrando alcuni progressi, a sei anni dalla guerra guidata dagli Usa contro i talebani in Afghanistan rimane ancora molta strada da fare. L’appello lanciato dalla Caritas alla vigilia della Conferenza di Parigi ricorda che non solo la sicurezza, ma anche e soprattutto la povertà deve essere uno degli obiettivi primari da perseguire. Il Paese è poverissimo: nel 2007 l’Afghan National Risk and Vulnerability Assessment ha calcolato che il 45% della popolazione ha problemi quotidiani nel procurarsi cibo. La crisi alimentare di questi ultimi mesi ha peggiorato la situazione in un Paese che conta per lo più sulle importazioni. Le altre questioni da riportare all’attenzione dello sforzo internazionale, elenca la Caritas, sono: costruire il sostegno della popolazione intorno agli Alleati; garantire la trasparenza della gestione degli aiuti economici e formare un sistema politico e giudiziario equo.
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