27/05/2023, 09.59
SIRIA
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Damasco: tra il 2021 e il 2022 abbandonati più di 100 neonati

A dirlo sono i dati Centro siriano per la giustizia e la responsabilità, ma i numeri reali sono con ogni probabilità più alti. Secondo le stime di un funzionario, il 20% nasce da "donne ricattate sessualmente o che hanno avuto relazioni extraconiugali". Molti vengono ritrovati davanti agli ospedali o alle moschee, ma l'adozione è vietata nell'Islam.

Damasco (AsiaNews) - Sono centinaia i bambini siriani abbandonati in conseguenza della guerra che da 12 anni imperversa nel Paese. Secondo il Centro siriano per la giustizia e la responsabilità (SJAC), più di 100 neonati sono stati trovati in diverse regioni della Siria tra il 2021 e il 2022, ma con ogni probabilità i numeri sono molto più alti. Le cause citate nel rapporto sono povertà, sfollamenti forzati o matrimoni precoci. Un funzionario per la tutela dell'infanzia a Idlib ha stimato che il 20% dei casi di bambini abbandonati nasca da "donne che sono state ricattate sessualmente o che hanno avuto relazioni extraconiugali".

Secondo un funzionario del dipartimento sanitario di Damasco, scrive il quotidiano libanese L’Orient-Le jour, nelle aree controllate dal regime siriano sono stati registrati 53 neonati - 28 maschi e 25 femmine - trovati abbandonati nei primi dieci mesi del 2022. Bambini raccolti nei parchi, nei campi o addirittura in un pozzo, ha riferito il ministero dell’Interno.

"Le dure condizioni della guerra hanno spinto le persone ad abbandonare i propri figli", ha raccontato Abdallah Abdallah, un funzionario per gli affari civili delle autorità ribelli nella provincia di Idlib. Dalla sua istituzione nel 2019, la "Casa del bambino", il principale orfanotrofio di Idlib, ha accolto 26 neonati, nove dei quali dall'inizio del 2023. 

Per il direttore del centro, Faisal al-Hamoud, uno dei momenti più drammatici è stato quando nel 2021 hanno trovato una neonata sotto un ulivo con "un gatto che la graffiava" e con “il sangue che le scorreva sul viso". La struttura ha curato la bambina che è poi stata accolta in una famiglia affidataria. La “Casa del bambino” monitora la situazione affinché “non ci siano casi di traffico di minori", afferma al-Hamoud. "Sono vittime della guerra", continua.

Il conflitto siriano, scaturito più di 12 anni fa dalle proteste pacifiche anti-governative, ha provocato circa mezzo milione di morti e quasi la metà dei siriani sono ora rifugiati o sfollati interni.

Molti bambini vengono abbandonati davanti alle moschee o agli ospedali, come nel caso di Hibatullah, una bambina ritrovata da un imam a febbraio 2020. È stata adottata da Ibrahim Osman, 59 anni, un residente del villaggio di Hazano nella Siria nordoccidentale: "L'ho portata a casa e ho detto a mia moglie: ‘Ti ho portato un regalo’", ha raccontato. Dopo aver fatto visitare Hibatullah (che in arabo significa “Dono di Dio”) da un medico e aver certificato che era appena nata, Ibrahim ha deciso di crescerla insieme ai propri figli e nipoti. Siccome l'adozione è vietata nell'Islam, ha presentato una richiesta di affido alle autorità locali della sua regione, sotto il controllo ribelli che combattono contro il regime di Damasco. Anche se Hibatullah, che oggi ha tre anni, non compare sul libretto di famiglia, “ho avvisato i miei figli che se dovessi morire, lei dovrà ereditare proprio come loro", ha spiegato Ibrahim con la voce rotta dall’emozione.

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