21/09/2023, 13.38
INDIA - CANADA
Invia ad un amico

Delhi sospende i visti per i canadesi: si infiamma lo scontro sui sikh

Le relazioni tra India e Canada sono arrivate oggi ai minimi storici dopo i commenti del primo ministro Justin Trudeau secondo cui il governo indiano avrebbe architettato l'assassinio di Hardeep Singh Nijjar, cittadino canadese che promuoveva la creazione di un Khalistan indipendente. La situazione più difficile è quella per gli Stati Uniti, per cui Delhi è un importante alleato nell'Indo-Pacifico.

Ottawa (AsiaNews/Agenzie) - Questa mattina c’è stata un’ulteriore escalation nelle tensioni diplomatiche tra India e Canada dopo che a inizio settimana il primo ministro canadese Justin Trudeau ha accusato il governo indiano di aver architettato l’uccisione di un separatista sikh: l’agenzia BLS, che fornisce visti di vario tipo, ha sospeso fino a nuovo avviso l’emissione di documenti di ingresso in India ai cittadini canadesi a causa di “motivi operativi”. Il ministero degli Esteri indiano si è rifiutato di commentare la vicenda, dicendo di fare riferimento alle comunicazioni pubblicate sul sito di BLS.

Le relazioni tra i due Paesi, tese da tempo, sono quindi arrivate al loro minimo storico. Lunedì il premier Trudeau ha dichiarato che le agenzie di intelligence nazionali stanno indagando su “agenti del governo indiano” presumibilmente legati all’uccisione di Hardeep Singh Nijjar, cittadino canadese inserito dall’India nella lista dei terroristi nel 2020 perché promuoveva la creazione di uno Stato sikh indipendente, il Khalistan, che dovrebbe comprendere il Punjab indiano e quello pakistano. A giugno è stato ucciso vicino al tempio di cui era presidente nella città di Surrey, British Columbia, ma i due sicari che l’hanno colpito non sono (ancora) stati identificati. In seguito i diplomatici dei rispettivi Paesi sono stati espulsi e ieri Delhi ha invitato i propri concittadini che viaggiano o vivono in Canada a “prestare la massima cautela” a causa dei “crimini d’odio politici” e delle “crescenti attività anti-indiane”, un riferimento all’attivismo sikh, che in Canada ha trovato ampio spazio di espressione. Lo scorso anno, per esempio, Sikhs for Justice (Sfj), un’associazione bandita in India dal 2019, ha organizzato un referendum per il Khalisan. Considerata una minaccia secessionista, Delhi aveva chiesto a Ottawa di bloccare e denunciare l’iniziativa referendaria.

Il movimento per l’indipendenza del Khalistan nasce negli anni ‘70, ha una lunga storia di rivendicazioni politiche combattute anche attraverso la lotta armata ed è tornato in auge di recente, in particolare dopo le vicende legate all’inseguimento (e all’arresto) del sedicente predicatore Amritpal Singh.

Secondo dati ufficiali, il Canada ospita 1,4 milioni di persone di origine indiana, che costituiscono il 3,7% della popolazione, e la più grande comunità sikh fuori dall’India, con circa 780mila persone oggi. Dopo l’inglese e il francese, il punjabi è la lingua più parlata in Canada.

Nella situazione più difficile si trova il presidente statunitense Joe Biden, che deve cercare di tenere insieme i due alleati. John F. Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, ha dichiarato che l'amministrazione Biden è “profondamente preoccupata” sottolineando che “gli autori di questo reato devono essere portati davanti alla giustizia”. Ma Kirby ha poi evidenziato i legami degli Stati Uniti con l’India: “Posso solo dirvi che il nostro rapporto con l’India rimane di vitale importanza non solo per la regione dell’Asia meridionale ma, ovviamente, per l’Indo-Pacifico”, ha detto in conferenza stampa.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Sikh del Canada chiedono referendum per l'indipendenza del Khalistan
14/10/2022 12:27
Ottawa accusa la Banca per lo sviluppo voluta da Pechino di 'dominio comunista' e congela i rapporti
17/06/2023 10:51
Delhi chiede a Londra un maggiore controllo sui separatisti sikh
12/04/2023 15:46
Relazioni diplomatiche tra Santa Sede ed Emirati arabi
31/05/2007
Delhi contro Riyadh: Consegnate il diplomatico accusato di stupro
11/09/2015


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”