23/02/2023, 13.36
LANTERNE ROSSE
Invia ad un amico

Diocesi di Datong: autorità demoliscono a picconate casa sacerdoti e suore

La chiesa locale, che è enorme, è al momento risparmiata. I fedeli chiedono di pregare per far cambiare idea al sindaco. L’abitazione distrutta si trova in un'area di alto valore urbanistico. La comunità cattolica del luogo è senza vescovo dal 2005. Il rinnovo a ottobre dell’Accordo sino-vaticano sulla nomina dei vescovi non ha fermato la repressione governativa.

Roma (AsiaNews) – La polizia di Datong ((Shanxi) ha iniziato ieri a demolire la casa della diocesi locale che serve per i sacerdoti e come convento delle suore. AsiaNews lo ha appresso da fonti sul luogo che hanno fatto circolare online video dell’accaduto.

La chiesa e l’abitazione sono lì da 100 anni e hanno tutti i permessi. Si trovano però in un'area di alto valore urbanistico. La prima è al momento risparmiata: è enorme e la sua demolizione farebbe scalpore, anche a livello internazionale. L’altro edificio è stato distrutto invece a colpi di martello e picconi.

I fedeli di Datong lanciano messaggi su Wechat chiedendo a tutti di pregare per fermare il comportamento irragionevole del sindaco. Dal 2005 la diocesi è senza vescovo: è tra quelle “ufficiali”, riconosciute dal Partito comunista cinese . L’ultimo pastore è stato mons. Taddeo Guo Yingong, che ha iniziato il suo ministero nel 1990 ed è morto nel 2005. Aveva passato più di10 anni ai lavori forzati durante la Rivoluzione culturale.

Nel novembre 2018 un gruppo di fedeli della diocesi ha diffuso una lettera aperta e firmata, con cui denunciava la crescente oppressione del governo verso la comunità cristiana dopo il varo dei Nuovi regolamenti sulle attività religiose.

La firma nel 2018, e il duplice rinnovo nell’ottobre 2020 e 2022, dell’Accordo sino-vaticano sulla nomina dei vescovi non ha fermato la repressione governativa dei cattolici cinesi, soprattutto di quelli non ufficiali (sotterranei).

Il caso della diocesi di Datong non è l’unico di distruzione di luoghi sacri o proprietà della Chiesa cattolica. Nel Paese dura da anni la campagna statale per la eliminazione di croci troppo in vista, decorazioni, dipinti e statue giudicati “troppo occidentali”: un modo per affermare la “sinicizzazione” e un cristianesimo “secondo le caratteristiche cinesi”, sottomesso all’autorità del Partito.

L’accordo non sembra funzionare neanche dal punto di vista delle nomine. A novembre la Santa Sede ha denunciato la violazione dell’intesa da parte delle autorità cinesi con la nomina di mons. Giovanni Peng Weizhao come vescovo ausiliare della diocesi di Jiangxi. Nonostante le molte sedi vacanti è dall’8 settembre 2021 che non avviene alcuna investitura di un vescovo in Cina.

 

LANTERNE ROSSE" È LA NEWSLETTER DI ASIANEWS DEDICATA ALLA CINA
VUOI RICEVERLA OGNI GIOVEDI’ SULLA TUA MAIL? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER A QUESTO LINK

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
I ‘10 comandamenti’ di Pechino sulla morte e successione del Dalai Lama
11/04/2024 11:06
Gli imprenditori di Taiwan in fuga dalla Cina: minimo storico di investimenti
22/02/2024 12:51
Spionaggio e segreti militari: la guerra sui visti agli studenti fra Pechino e Occidente
01/02/2024 10:11
Xi Jinping affida all’intelligence la salvaguardia della sicurezza economica
21/12/2023 12:28
Pechino conferma crescita al 5%, ma aumentano indebitati ed esclusi da previdenza sociale
14/12/2023 10:10


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”