31/10/2025, 11.25
SRI LANKA
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Dissanayake dichiara guerra a droga e criminalità: 'Smantellare lo Stato oscuro'

di Melani Manel Perera

Il presidente dello Sri Lanka ha lanciato a Colombo la campagna nazionale “A Nation United” contro spaccio, consumo e crimini. Denunciata presenza di uno “Stato occulto” infiltrato nelle istituzioni. Annunciati ingenti fondi per riabilitazione e prevenzione, e la creazione di un Centro operativo nazionale. Auspicato il coinvolgimento di comunità religiose e civili. 

Colombo (AsiaNews) - Il presidente Dissanayake ha lanciato ieri una vasta campagna nazionale “A Nation United” contro il traffico di droga e la criminalità organizzata, dichiarando che lo Sri Lanka deve “smantellare lo Stato occulto che ha messo radici all'interno dello Stato ufficiale”. Allo Sugathadasa Indoor Stadium di Colombo, Dissanayake ha annunciato che il prossimo bilancio stanzierà ingenti fondi per la riabilitazione e la prevenzione. Sottolineando che il 64% delle persone detenute è in carcere per reati legati alla droga, e che i giovani sono i più colpiti.

Il presidente ha aggiunto che il traffico di stupefacenti ha corrotto le istituzioni statali, distrutto famiglie e paralizzato l’economia, e ha avvertito che i prossimi mesi segneranno una battaglia decisiva contro una minaccia che ha rovinato l’intero tessuto sociale. Parlando in occasione del lancio della campagna nazionale, ha affermato che il Paese sta attraversando un momento decisivo.

“Siamo qui riuniti oggi con l'obiettivo di sconfiggere la minaccia ingannevole che ha travolto il nostro Paese”, ha detto. “Sappiamo quanto sia radicato e distruttivo questo flagello. I nostri figli, la nostra società in generale e noi come nazione siamo diventati vittime di questa pericolosa minaccia”. Ha aggiunto che la “minaccia” si è sviluppata nel corso di decenni, aggiungendo che il governo ha scelto di “ribellarsi” piuttosto che stare a guardare mentre la distruzione prendeva piede. 

Dissanayake ha sottolineato che ogni giovane con tossicodipendenza rappresenta una famiglia in sofferenza e una comunità in declino. “Quando un marito cade vittima della dipendenza, ciò rappresenta la tragedia più profonda che una famiglia possa affrontare”, ha affermato. “Il tessuto familiare si disintegra”. Così, le conseguenze non sarebbero solo personali, ma ben visibili in tutta la società. “Gran parte degli incidenti stradali che si verificano oggi nel nostro Paese sono legati all’abuso di droga. La maggior parte dei casi di abuso su minori e donne si verifica perché i responsabili sono tossicodipendenti”, ha aggiunto.

Il presidente ha anche richiamato l’attenzione sui costi economici su quella che sarebbe una epidemia di droga e di criminalità in Sri Lanka. “È stato necessario dispiegare la Task Force speciale per proteggere l’autostrada Katunayake-Colombo perché i cavi elettrici vengono tagliati e rubati. Le batterie delle recinzioni per elefanti vengono rimosse. Le strutture in ferro dei ponti e dei canali di scolo vengono vandalizzate e portate via”, ha affermato. 

Ha inoltre rivelato come il denaro legato al traffico di droga si sia infiltrato nelle forze dell'ordine e nelle istituzioni di sicurezza. “73 fucili d’assalto T-56 provenienti da un certo campo militare sono stati trasferiti nelle mani di questi gruppi”, ha affermato. “Sono stati anche riforniti di munizioni. I pagamenti per queste transazioni sono stati effettuati su conti bancari. Un agente di polizia ha persino venduto la sua arma di servizio e è fuggito”.

Disanayake ha affermato che la corruzione e la criminalità si sono estese anche ai dipartimenti statali sotto la protezione di “alcuni politici”. “Il Dipartimento del traffico motorizzato (DMT) ha rilasciato targhe per veicoli inesistenti. Alcuni funzionari dell'Immigrazione hanno fornito due o tre passaporti a leader della malavita. Sono stati smascherati anche legami corrotti all'interno della Dogana”, ha spiegato. “Questo Paese non può avere due Stati”, ha affermato. “Può esserci solo uno Stato, lo Stato legittimo costruito dal potere democratico del popolo. Lo Stato occulto deve essere smantellato e portato alla sua fine”. 

Dissanayake ha aggiunto che la paura e la violenza ora tengono in ostaggio le persone. “Coloro che tentano di smettere vengono spesso uccisi a colpi di arma da fuoco”, ha detto. Molti cittadini e cittadine ritengono che se questo Governo non agirà, nessun altro lo farà. “Questo è ormai diventato l'appello disperato delle madri di tutto il Paese”, ha detto.

Il presidente, oltre allo stanziamento di fondi, ha anche annunciato l’istituzione di un Centro operativo nazionale, che riunirà in un unico comando coordinato la polizia, le forze armate, la dogana, l'immigrazione, la polizia stradale e le agenzie di intelligence. “Con questo sistema in vigore, nessuno potrà più rimanere nascosto. Sappiamo già chi sono e dove operano”, ha affermato.

Richiesto anche il coinvolgimento delle comunità religiose e civili nella campagna “A Nation United”. “Il legame tra il villaggio e le istituzioni religiose deve essere utilizzato come arma fondamentale nella lotta contro questa minaccia”, ha affermato, aggiungendo che anche i media hanno la responsabilità di informare in modo responsabile e di plasmare la comprensione dell’opinione pubblica dell’argomento. Ha difeso, quindi, la polizia: “Dietro ogni crimine irrisolto nel nostro Paese c'è stata una protezione politica, non una mancanza di abilità o competenza”.

Infine, ha affermato che i comitati per la sicurezza pubblica, i leader religiosi, le ong e le organizzazioni locali svolgeranno un ruolo fondamentale nel sostenere l'operazione. “Stiamo mobilitando un ampio consenso pubblico, dai livelli più alti fino alle comunità locali”, ha detto. Il presidente ha annunciato che la lotta alla droga in Sri Lanka richiederà unità e perseveranza. “Stiamo attuando questa iniziativa attraverso un approccio multiforme: arresti, riabilitazione, prevenzione, sensibilizzazione dell'opinione pubblica, attività sportive e culturali devono lavorare all'unisono”, ha aggiunto. 

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