26/04/2007, 00.00
MYANMAR – COREA DEL NORD
Invia ad un amico

Dopo 24 anni, riprendono i rapporti diplomatici fra Pyongyang e Yangon

I vice ministri degli Esteri dei due Paesi, considerati fra i più repressivi al mondo, hanno siglato l’accordo ufficiale ieri a Yangon. La decisione vista come un tentativo di sfuggire alle sanzioni internazionali a cui sono entrambi sottoposti.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Sono ripresi ieri in maniera ufficiale, dopo 24 anni, i rapporti diplomatici fra Corea del Nord e Myanmar. I vice ministri degli Esteri dei due Paesi, considerati fra i più repressivi al mondo, hanno siglato l’accordo ufficiale a Yangon ma, confermando le aspettative, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.
 
Secondo molti analisti, il rinnovato legame fra le due nazioni nasce dalla necessità comune di evitare gli effetti delle sanzioni internazionali a cui sono entrambi sottoposti. La Corea del Nord è considerata membro dell’Asse del male, mentre la giunta militare che governa Yangon è colpevole di numerose violazioni ai diritti umani dei suoi cittadini.
 
La linea diplomatica fra i due si era interrotta nel 1983, quando il Myanmar (che allora si chiamava ancora Birmania) aveva accusato Pyongyang di aver piazzato una bomba nel corso della visita ufficiale dell’allora presidente sudcoreano, Chun Doo-hwan. A causa dell’attentato persero la vita 17 sudcoreani e quattro birmani.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Cristiano condannato a morte, politici Usa scrivono all’Onu
14/07/2007
Pyongyang condanna a otto anni di lager un cristiano americano
07/04/2010
Corea: va in scena "Yoduk Story", musical ambientato in un gulag del Nord
16/03/2006
Corea, card. Cheong: "Impensabile una visita del Papa finchè continua la repressione nel Nord"
28/02/2006
I razzi di Pyongyang progrediscono in gittata e potenza. Onu: “minaccia globale”
29/09/2017 15:46


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”