15/10/2012, 00.00
EGITTO
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Egitto, a tempo di record la Chiesa copta ortodossa fissa l'elezione del successore di Shenouda III

di André Azzam
La data è stata fissata per il 24 novembre. Iniziati il 4 ottobre, i lavori per la scelta dei cinque candidati alla cattedra di Patriarca si sono conclusi ieri. La rapidità delle consultazioni è stata necessaria per dare ai copti una guida nel nuovo Egitto dominato dagli islamisti. Il 24 novembre, 2405 rappresentanti di Chiesa e fedeli sceglieranno tre nomi fra i cinque candidati. La cerimonia finale si terrà il 2 dicembre nella cattedrale di San Marco di Alessandria.

Il Cairo (AsiaNews) - Con una estrema rapidità la Chiesa copta ortodossa ha terminato ieri i lavori di consultazione che porteranno all'elezione del nuovo pope di Alessandria e patriarca dei copti ortodossi. Questi succederà Shenouda III, morto lo scorso 17 marzo. La commissione elettorale ha iniziato a studiare i fascicoli dei 17 candidati solo il 4 ottobre scorso. Il risultato finale delle consultazione dovrebbe già essere annunciato per la metà di novembre con la presentazione cinque/sette nomi. Le elezioni sono previste per il 24 novembre, quando 2.405 fra laici, monaci, sacerdoti e prelati, dovranno scegliere tre fra i candidati presentati. La cerimonia finale che porterà alla nomina del nuovo patriarca si terrà in dicembre nella cattedrale di S. Marco in Abassya, con l'estrazione a sorte di uno dei tre nomi fatta sull'altare da un bambino di non più di nove anni scelto fra i fedeli.

La conferma della fine dei lavori è giunta ieri con l'annuncio diffuso da Amba Pakhomios, presidente della commissione elettorale e attuale vescovo capo della Chiesa copta ortodossa per il periodo di transizione. La notizia è stata accolta con stupore dalla comunità copta. Su sette prelati e dieci monaci, la commissione ha selezionato per il voto due vescovi e tre religiosi. La conferenza stampa si è svolta nel monastero di Amba Bishoi a Wadi Natroun, ex residenza del patriarca Shenouda III situata nel tratto di deserto che divide Alessandra dal Cairo. Nel comunicato, Amba Pakhomios ha sottolineato che fra una settimana circa la commissione indicherà le date della seconda e della terza fase elettiva, previste per il 24 novembre e il 2 dicembre.

Secondo fonti locali la commissione elettorale ha subito forti pressioni per accelerare la scelta del nuovo capo della Chiesa ortodossa, in modo da affrontare i problemi vissuti in questi mesi dalla comunità copta egiziana.

I cinque candidati selezionati son. Amba Raphael, 52 anni, vescovo responsabile delle parrocchie del centro del Cairo ; Amba Tawadraus, 60 anni, vescovo della diocesi di Behaira (A nord ovest del delta del Nilo) ; Higoumen Rouphail Afa Mina, 70 anni, dal monastero di Mina Mari e allievo del patriarca Kyrillos VI predecessore del patriarca defunto; Serafini al- Souryani, 53 anni, di Dayr al-Souryan, monastero dei siriani, dove era monaco lo stesso Shenouda III ; l'ingumeno Pakhomios, 49 anni, il più giovane dei candidati anch'egli proveniente da Dayr al- Souryan.

Nomi di un certo calibro sono rimasti fuori dalla lista finale. Fra essi vi sono : Amba Bishoi, 70 anni, segretario del Santo sinodo e vescovo di Damietta e Kafr al-Shaykh, considerato per molto tempo il potenziale successore di Shenuda III; Amba Yoannes, 52 anni, vescovo segretario del patriarca fino alla sua morte, sostenuto da tutti i vescovi dell'Alto Egitto e dai prelati copti del Sud America e dell'Europa ; Amba Boutros, 63 anni, vescovo generale, primo segretario di Shenouda III dal 1988 e responsabile della tv « Aghapi », ruolo che gli è valso l'appellativo di « vescovo dei media » ; Amba Paphnutios, 64, prelato della diocesi di Samalut, Medio Egitto, a nord della provincia di Minya. Egli è un noto riformista e il suo pensiero è vicino al pensiero degli evancilici. Infine vi è Amba Kirillos, 60 anni vescovo di Shibin al-Qanater, a nord del Cairo e guida spirituale della comunità copta di Milano. Varie motivazioni hanno portato all'esclusione di sette dei dieci monaci candidati.

Secondo la tradizione, la commissione deve studiare i limiti e le potenzialità di ogni candidato. I criteri di scelta sono: l'età, lo stato di salute; le opere scritte; la sua reputazione; la popolarità fra i fedeli e gli altri membri della Chiesa; i risultati raggiunti durante il suo periodo di servizio nella comunità.

Amba Raphael, vescovo responsabile delle parrocchie del Cairo, è famoso fra i fedeli per la sua tranquillità, il suo animo conciliante e il controllo di sé, ma soprattutto per la grande spiritualità e capacità di predicazione. Secondo alcuni egli avrebbe però difficoltà nel trattare con i media e a svolgere attività ufficiali. Molto vicino ad Amba Moussa, vescovo responsabile della pastorale giovanile, è solito passare le estati con gruppi di giovani studenti. In questi ha scritto diverse pubblicazioni. Voci interne alla Chiesa copta sostengono che il prelato sia affetto da epatite C. Nato al Cairo nel 1958, si laurea in medicina e chirurgia nel 1982. Prima di diventare monaco nel monastero della Vergine di Dayr al-Baramuoss, frequenta nel 1984 la facoltà teologica. Nel monastero dirige per diversi anni la clinica medica.   

Amba Tawadraus, vescovo generale della diocesi di Behaira nasce a Masourah nel 1952. Nel 1975 consegue la laurea in farmacia all'Università di Alessandria, e nel 1985 frequenta i corsi organizzati in Gran Bretagna dall'Organizzazione mondiale della sanità. Per molto tempo ha diretto un laboratorio farmaceutico a Damanhour. Nel 1983 si laurea alla facoltà di teologia e nel 1986 entra nel monastero di Amba Bishoi. A tutt'oggi ha scritto 12 libri.

Higoumen Rouphail Afa Mina è conosciuto dalla popolazione come il « caro monaco » ed è sostenuto dal vescovo di Ermia, ex segretario di Shenuda III, responsabile del Canale Tv di San Marco, televisione ufficiale della Chiesa copta ortodossa. Nato nel 1942, si laurea in giurisprudenza nel 1964 e nel 1969 entra nel monastero di Mina Mari. Qui diviene allievo del patriarca Kyrillos VI. E' autore di 25 libri che trattano dei santi e la vita dei martiri, spiritualità e dottrina.

Nato nel 1959 al Cairo, Higoumen Serafini al-Souryani entra nel monastero di al-Dayr Souryan nel 1993. Prima di diventare monaco si laurea in scienze e lavora come ricercatore all'American Reserch Unit del Cairo, dove per anni dirige la biblioteca. Inviato dal patriarca a Honolulu (Usa) egli serve per tre anni come rappresentante del patriarca copto negli Stati Uniti. Il prelato è stato anche responsabile per 10 anni delle comunità copte della Gran Bretagna, in particolare Notthingam, Galles e Newcastle. A tutt'oggi non ha prodotto alcuna pubblicazione.

Higoumen Pakhomios è il più giovane candidato alla carica di patriarca. Egli nasce nel 1963 ad Asswan. Prima di entrare in monastero di laurea in scienza e pedagogia e lavora per alcuni anni come insegnante di matematica. Nel 1992 entra nel monastero di Dayr al-Souryan. Dopo alcuni anni viene nominato responsabile delle comunità italiane di Roma, Torino e Milano.

Nelle prossime settimane, tutta la Chiesa copta egiziana pregherà affinché lo Spirito Santo ispiri i 2405 elettori nello sciegliere i tre candidati. L'elezione del nuovo patriarca interessa tutti i cristiani d'Egitto. Ai primi di ottobre cristiani ortodossi, cattolici e protestanti hanno organizzato tre giorni di digiuno e preghiera per chiedere a Dio un capo adeguato per la Chiesa d'Egitto. Egli sarà il 188mo successore di S. Marco evangelista, che nel primo secolo ha piantato i semi del cristianesimo in questa terra ricca di senso religioso fin dalla preistoria. In Egitto sono sorti i primi monasteri da cui sono sbocciate  le vocazioni dei primi padri della Chiesa.   

 

 

 


Secondo un'antica tradizione  i nomi dei tre candidati che hanno ottenuto più voti vengono trascritti su tre diversi foglietti di carta e inseriti in un'urna. Un quarto pezzettino di carta lasciato in bianco e senza nome viene inserito nella stessa urna insieme agli altri tre foglietti. A questo punto ha inizio la fase finale del processo elettivo, passaggio discendente da una tradizione ispirata a ciò che avvenne quando gli Apostoli dovettero scegliere il sostituto di Giuda. Il procedimento è molto trasparente, i fedeli copti, insieme ai loro figli, si radunano nella Cattedrale di San Marco in Abbasiya. Il vescovo più anziano guida la cerimonia finale di selezione chiedendo a un bambino presente in platea di raggiungerlo sull'altare per aiutarlo. Il piccolo, di non più di nove anni, è scelto casualmente dalla congregazione, bendato e spetterà a lui il compito di estrarre un nome dall'urna sull'altare. La presenza dell'urna sull'altare non è casuale, simboleggia l'autorità trascendentale rappresentata dall'estrazione. Il nome selezionato dal bambino è quello del nuovo papa. Tutti i fedeli presenti nella cattedrale sono testimoni di questo processo finale di selezione e scelta del loro leader spirituale. Se a essere estratto è il foglietto lasciato in bianco e privo di nome, il processo elettivo dovrà ricominciare dall'inizio.

 

 

 

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