11/03/2016, 12.32
VIETNAM
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Emergenza educativa in Vietnam: la Chiesa in prima linea per l’aiuto allo studio

di Ngoc Hung

Rapporto del governo: il 50% dei giovani che vive nelle zone rurali non ha accesso alle scuole superiori; solo il 4% delle nuove generazioni ottiene la laurea. La disoccupazione della fascia fra i 15 e i 24 anni ha toccato il 50,3%. Segretario della Commissione episcopale per l’istruzione: “L’educazione dei teenager preoccupa molto”. Non mancano le iniziative di privati e congregazioni religiose per aiutare gli studenti in difficoltà.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – L’educazione umanistica degli adolescenti e dei giovani “è una cosa che preoccupa molto, perché essa è ciò che aiuta le giovani generazioni a diventare brave persone, per la Chiesa e la società. Per questo, il sistema educativo deve essere fondato sui valori culturali del Vietnam”. Lo ha detto ad AsiaNews p. Vincent Nguyễn, segretario generale della Commissione episcopale per l’educazione, commentando il rapporto del governo su istruzione e lavoro nelle fasce più giovani della società. “Inoltre – ha aggiunto il sacerdote – bisogna costituire programmi di consulenza, per aiutare gli studenti ad affrontare gli anni scolastici anche dal punto di vista psicologico”.

I dati pubblicati da Hanoi, e aggiornati al 2015, evidenziano che il 27% della popolazione (circa 25 milioni di persone) ha meno di 15 anni. Di questi, il 70% vive nelle aree rurali del Paese. Su un così grande numero di giovani, però, solo il 4,3% raggiunge la laurea universitaria. In aggiunta, più del 10% dei ragazzi non completa le scuole elementari. Nelle aree montuose, negli altipiani centrali e sul delta del Mekong, più del 50% dei giovani non ha accesso alla scuola superiore.

Anche dal punto di vista lavorativo, la situazione della gioventù vietnamita appare drammatica: la disoccupazione della fascia fra i 15 e i 24 anni ha toccato il 50,3%, con il tasso più alto nelle zone urbane piuttosto che nelle campagne.

Da anni la Chiesa vietnamita è in prima fila per aiutare i giovani desiderosi di andare a scuola. Ostelli, corsi gratuiti e borse di studio sono messi a disposizione da varie diocesi e parrocchie in tutto il Paese. Diversi ordini e congregazioni religiose sono impegnate nell’istruzione, ma negli ultimi anni il governo ha reso possibile solo la creazione di asili e istituti pre-scolastici cattolici.

Per ricevere i permessi, diversi intellettuali e uomini d’affari cristiani hanno scelto di fondare scuole private (che vanno dalle elementari alle università). Dal 1987, infatti, il Vietnam ha aperto le porte ad un capitalismo “orientato dal socialismo”, che permette investimenti di fondazioni private. Nguyen Van, rettore della ĐD. School di Ho Chi Minh City, afferma: “Il modello della scuola privata è gestito molto bene dai cattolici. Ogni anno abbiamo 10 facoltà universitarie e organizziamo corsi per migliaia di studenti da tutte le provincie. Stiamo contribuendo con la Chiesa e la società per costruire ‘persone nuove’ che siano un bene per tutti”.

Nell’agosto 2015, la Chiesa aveva già denunciato le storture e i problemi del sistema educativo in Vietnam, chiedendo una riforma democratica e multiculturale dell’istruzione.

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