28/04/2006, 00.00
INDIA
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Estremisti indù: la più grande libreria galleggiante al mondo è un mezzo di proselitismo cristian

di Nirmala Carvalho

La nave Doulos gira il mondo con a bordo migliaia di libri su diversi temi; ora è ancorata a Chennai e per alcuni indù, che l'hanno visitata, è solo una "fiera della Bibbia". La risposta di organizzatori e comunità cattolica: accuse infondate mosse solo da fanatismo e ideologia.

Chennai (AsiaNews) – La più antica nave passeggeri transoceanica del mondo, la MV Doulos, è in questi giorni nel porto di Chennai, in India, dove ospita la più grande fiera del libro galleggiante. La Doulos, costruita nel 1914, ha visitato negli ultimi 28 anni più di 500 porti in 99 nazioni ed accolto a bordo più di 17 milioni di visitatori. È arrivata a Chennai lo scorso 8 aprile, ricevendo la calorosa accoglienza delle autorità e della popolazione locale. Eppure per alcuni estremisti indù è solo l'ennesimo mezzo dei cristiani per fare proselitismo.

La Doulos, che in greco significa "schiavo", è stata costruita nel 1914 - due anni prima del Titanic - ed ora è gestita da un'associazione tedesca senza fini di lucro. Lo staff della Doulos è composto da giovani cristiani che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo a "servire le nazioni". A bordo, la sua libreria conta oltre 6 mila titoli, la maggior parte in inglese, ma ve ne sono alcuni anche in lingua tamil.

Secondo quanto pubblicato dal sito web organizer.com del Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss) - formazione paramilitare di estremisti indù, considerata il braccio armato del Bharatiya Janata Party (Bjp) - la fiera del libro di Chennai è una "fiera della Bibbia". Il sito riporta le testimonianze di alcuni visitatori: "Sono andato con la mia famiglia sulla Doulos, la maggior parte dei libri sono sulla religione cristiana e il personale sulla nave era intento solo a promuovere il Cristianesimo".

Emilie Natboom, coordinatrice dell'evento, spiega che la libreria galleggiante offre una scelta vasta: "Dizionari, enciclopedie, libri per bambini, di cucina; tra questi vi è una sezione dedicata alla Bibbia e alla vita famigliare ispirata ai valori cristiani". "Non siamo qui per convertire – aggiunge – siamo mossi solo dall'amore per il prossimo, per diffondere valori universali, per dare e non per prendere".

L'attivista per i diritti umani, Cedric Prakash, condanna l'articolo: "L'Organizer si macchia così di pregiudizio e arroganza e non trova spazio nella società civile indiana, che garantisce ad ogni cittadino la libertà religiosa. Anche se sulla nave ci fossero davvero solo libri cristiani gli organizzatori avrebbero avuto il diritto di farlo".

Per un altro noto attivista, John Dayal, presidente della All India Catholic Union, "questa è la reazione di gente appartenente a una certa ideologia". "Sulla Doulos si trovano libri di ogni genere, compresi quelli di ispirazione cristiana, che peraltro si vendono senza nessun problema anche nelle librerie della città: questo non è un crimine".

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