Filippine, leader religiosi invitati per la prima volta al Consiglio di Stato
Il Consiglio è il più importante organo consultivo del Paese. Fra gli invitati il cardinale Vidal. Un rappresentante governativo spiega che "i religiosi possono servire da ponte per unire le correnti politiche del Paese. Ascolteremo con attenzione i loro consigli".
Manila (AsiaNews) I più influenti leader religiosi delle Filippine sono stati invitati insieme ai politici ad unirsi all'incontro del Consiglio di Stato previsto per il 24 gennaio per discutere gli sviluppi nazionali.
Un rappresentante del Palazzo presidenziale spiega che l'invito ai religiosi è stato rivolto "in un tentativo di unire i politici ai lati opposti dello schieramento" per poter discutere "senza tensioni" delle misure utili a raggiungere "il bene comune del Paese".
Fra gli invitati vi sono il cardinale Ricardo Vidal, arcivescovo di Cebu, il leader di el Shaddai Mike Velarde e il ministro della Iglesia ni Cristo Era Manalo. "I nostri capi religiosi spiega un altro rappresentante del governo possono essere un ponte per superare le differenze politiche".
Jose de Venecia, speaker del Parlamento, sottolinea che l'idea è nata dalla neutralità che le Chiese hanno mantenuto negli affari del governo. "Ascolteremo con cura i loro preziosi consigli aggiunge perché sono persone da sempre a contatto con la gente".
Gabriel Claudio, consigliere del Presidente per gli Affari politici, è l'organizzatore dell'incontro. "Discuteremo di molte cose spiega ma quelle più importanti sono le proposte di emendare la Costituzione, la nuova riforma elettorale e i nuovi incentivi per rilanciare l'economia".
Claudio definisce il Consiglio come "il più importante organo consultivo del Paese" al quale partecipano il Presidente, lo speaker del Parlamento, il presidente del Senato, i leader dei maggiori partiti politici, il Gabinetto presidenziale ed i leader locali.