03/09/2021, 08.47
ISRAELE - PALESTINA
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Gaza, scontri fra palestinesi ed esercito israeliano: un morto e 15 feriti

Fra i feriti vi sono anche cinque bambini. Il 26enne Ahmad Salleh ucciso da una pallottola sparata da un soldato. Si tratta della terza vittima in pochi giorni. Le manifestazioni promosse da Hamas contro il blocco imposto da Israele nella Striscia. Per il movimento estremista palestinese le aperture sono insufficienti. 

Gaza (AsiaNews/Agenzie) - Un giovane palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani, durante gli scontri divampati ieri fra i due fronti lungo il confine orientale che separa la Striscia di Gaza dallo Stato ebraico. Secondo quanto riferisce in una nota il ministero palestinese della Sanità, guidato dal movimento estremista Hamas all’interno della Striscia, il 26enne Ahmad Salleh è stato colpito da una pallottola “sparata da un soldato dell’esercito israeliano, nei pressi della frontiera”. 

Nelle violenze fra le parti si contano anche 15 palestinesi feriti, fra i quali vi sono pure cinque bambini. Fra i feriti, cinque sono stati centrati dalle pallottole esplose dai soldati israeliani e altri 10 hanno sofferto di soffocamento dopo aver inalato gas lacrimogeni esplosi dai militari per disperdere la folla. 

Il 26enne è la terza vittima palestinese in pochi giorni a morire durante le proteste. In precedenza si era registrato il decesso di un ragazzino di 12 anni e di un militante di Hamas. Anche un soldato israeliano è morto nei giorni scorsi per le ferite di arma da fuoco riportate in questi scontri.

Testimoni oculari aggiungono che la scorsa notte decine di manifestanti, membri della cosiddetta “Unità di disturbo notturno”, si sono radunati per il sesto giorno consecutivo lungo la zona di confine orientale fra lo Stato ebraico e l’enclave palestinese. Centinaia di dimostranti hanno intonato slogan e canti lungo il confine, per protestare contro il blocco imposto da Israele a Gaza, sebbene proprio in questi giorni le autorità israeliane abbiano deciso di allentarlo garantendo maggiori concessioni, fra cui la riapertura del principale valico di frontiera. 

L’unità di disturbo comprende membri e sostenitori di diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas che governa la Striscia di Gaza dal 2007 dopo aver estromesso le forze di sicurezza del presidente palestinese Mahmoud Abbas. I manifestanti hanno bruciato pneumatici, lanciato granate a percussione artigianali e si sono scontrati con i soldati, che hanno risposto esplodendo diversi colpi per disperderli.

Fra le concessioni offerte da Israele vi sono il pompaggio di un volume maggiore di acqua potabile, l’ingresso di materiale edile necessario per la ricostruzione dopo il conflitto-lampo del maggio scorso e l’aumento del numero di permessi per motivi commerciali da 2mila a 7mila. Hamas ha respinto al mittente le aperture israeliane, definendole misure “insufficienti” e annunciando ulteriori manifestazioni. 

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