17/01/2009, 00.00
PAKISTAN – INDIA
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Generale pakistano: collaboriamo con l’India, ma no a interferenze esterne

Ashfaq Parvez Kayani, capo delle forze armate, ribadisce l’impegno per la pace ma respinge qualsiasi pressione o ingerenza dall’esterno. Dialogo con New Delhi e sicurezza nella regione i temi al centro del vertice con il ministro degli esteri britannico. Oggi il premier indiano Singh a Mumbai.

Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Stemperare la tensione con l’India e ristabilire il processo di pace nella regione, senza per questo accettare interferenze esterne, pressioni o compromessi. È quanto ha dichiarato oggi il generale Ashfaq Parvez Kayani, capo delle forze armate pakistane, nel corso di un vertice con il Ministro degli esteri inglese David Miliband. Durante l’incontro si è discusso della situazione di tensione fra India e Pakistan in seguito agli attentati a Mumbai del 26 novembre scorso, della guerra del Pakistan contro il terrorismo e altre questioni inerenti la sicurezza nella regione.

“Il Pakistan desidera stemperare la tensione e [promuovere la] pace nella regione” ha precisato il generale Ashfaq Parvez Kayani, ma non verranno tollerate “interferenza esterne” e non vi saranno “compromessi in materia di sicurezza” nel Paese. Egli ha inoltre sottolineato che l’esercito pakistano è pronto a “fronteggiare tutte le eventualità”. Una affermazione sa di risposta all’intervento del capo delle forze armate di New Delhi, generale Deepak Kapoor, il quale ha ricordato che “in India vengono mantenute aperte tutte le opzioni”, compresa la guerra che resta “l’ultima spiaggia”.

Nel faccia a faccia con il generale pakistano, il capo della diplomazia inglese Miliband ha replicato che la guerra non sarebbe di alcun giovamento: “Non è nell’interesse di nessuno fare la guerra. India e Pakistan dovrebbero optare per il dialogo” e assicura la collaborazione dell’Inghilterra per ripristinare il dialogo fra i due Paesi.

Nel frattempo le diplomazie di Islamabad e New Delhi cercano di ricucire i rapporti, dopo giorni di tensioni e reciproci scambi di accuse lanciati attraverso i media. Il presidente Pakistano Asif Ali Zardari conferma la volontà di far “piena luce sui fatti” all’origine della strage a Mumbai e chiede la collaborazione dell’India nei processi che verranno intentati contro i terroristi, ritenuti responsabili degli attacchi. Salman Bashir, Ministro pakistano degli esteri, ha inoltre riferito all’Alto commissario indiano Satyabrata Pal “tutti i passi compiuti” sinora dal governo e auspica la ripresa del processo di pace fra i due Paesi. Ieri il premier pakistano Yousuf Raza Gilani aveva invocato una “piena collaborazione” dell’India durante i processi a carico dei sospetti attentatori e ribadito la “serietà” con la quale Islamabad vuole punire i colpevoli.

Oggi, infine, il primo ministro indiano Manmohan Singh ha in programma una visita al Trident-Oberoi hotel, uno dei siti attaccati dai terroristi il 26 novembre scorso. Si tratta della prima visita ufficiale del premier indiano a Mumbai dopo gli attacchi.

 

 

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