15/10/2007, 00.00
CINA
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Giochi olimpici "speciali", disabili sequestrati e cacciati da Shanghai

Un gruppo composto da circa 100 fra disabili ed insegnanti di sostegno, legati ad una Ong privata, è stato sequestrato dalla polizia che non voleva farlo partecipare alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi per disabili. I componenti del gruppo “traumatizzati” dallo spiegamento di forze: oltre cento agenti, funzionari statali e camionette della polizia.
Shanghai (AsiaNews) – Due camionette della polizia, oltre 80 “agenti di sicurezza” e decine di poliziotti in borghese, più alcuni funzionari parastatali. E’ il piccolo esercito che, nella mattinata dell’11 ottobre scorso, ha bloccato un gruppo di disabili cinesi (legato ad una Ong privata) che voleva partecipare alla cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici “speciali” di Shanghai. Lo denuncia ad AsiaNews una fonte locale, che ha assistito all’incidente.
 
Il gruppo - composto da circa 100 fra disabili, genitori ed insegnanti di sostegno – era a Shanghai dal 5 ottobre, per partecipare alle Olimpiadi per disabili organizzate dal governo in previsione dei Giochi olimpici di Pechino 2008. L’ultimo giorno, usciti dall’hotel dove risiedevano, hanno trovato questo schieramento di forze che li ha tenuti sequestrati tutto il pomeriggio e li ha scortati fino alla stazione ferroviaria, per assicurarsi della loro partenza.
 
Fra i componenti del “servizio di sicurezza”, dice la fonte, “vi erano alcuni membri della Federazione per le persone disabili, organo governativo che gestisce la maggior parte dei disabili cinesi. I disabili fermati sono invece legati alla Huiling, una Organizzazione non governativa cinese  che cura fino al reinserimento i disabili fisici e psichici”.
 
Durante il sequestro, continua la fonte di AsiaNews, “i ragazzi erano molto turbati: non capita tutti i giorni, neanche in Cina, di vedere così tanti agenti e persino delle camionette della polizia. Per i disabili mentali, poi, l’esperienza è stata traumatizzante”.
 
I motivi di questo gesto sono diversi: il gruppo, infatti, ha potuto partecipare senza problemi ai primi 5 giorni della manifestazione ma “è stato bloccato durante la cerimonia di chiusura perché lì erano presenti autorità politiche e celebrità di diverso tipo, fra cui attori e cantanti. Il gruppo della Huiling forse non era in regola con i documenti di viaggio, ma va registrata anche l’ostilità della Federazione a questa Ong”.
 
Il governo cinese mantiene un atteggiamento equivoco sulla questione dei disabili, che all’epoca di Mao “non esistevano”. Da qualche anno, infatti, Pechino ha creato una propria Federazione, da molti accusata di maltrattamenti verso gli handicappati e appropriazione illecita di fondi pubblici. Le Ong cinesi sono permesse, ma controllate in maniera costante.
 
“E' esemplare – conclude la fonte -  proprio il caso dell'organizzazione Huiling, al momento registrata in otto città della Cina. Le sue sedi sono registrate in modo separato, anche se esse sono parti di una stessa Organizzazione: il governo crede che, se unita, possa divenire un gruppo troppo potente e quindi un fattore di instabilità”.
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