26/03/2007, 00.00
HONG KONG – CINA
Invia ad un amico

Grazie a Pechino, Donald Tsang di nuovo Capo dell’Esecutivo

Con 649 voti a favore su 795 disponibili, il burocrate scelto da Pechino si è aggiudicato per i prossimi cinque anni la guida del Territorio. Lo sfidante, il democratico Leong, annuncia la sua ricandidatura per il 2012, mentre manifestanti urlano “vergogna” al neo-eletto ed al ristretto sistema che lo ha scelto.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Donald Tsang Tam-kuen è il Capo dell’Esecutivo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong per i prossimi 5 anni. Con 649 voti a favore su 795 votanti, Tsang – 62 anni - si è aggiudicato le elezioni che si sono svolte ieri nel Territorio.
 
Il suo sfidante, il democratico Alan Leong Kah-kit, ha ricevuto 123 consensi, nove in meno rispetto a quelli ottenuti durante le nominations che decidono i candidati al ruolo. In ogni caso, Leong è stato il primo candidato del gruppo democratico a correre per la carica più importante di Hong Kong, ed ha già annunciato di volersi candidare di nuovo nel 2012.
 
Subito dopo l’annuncio dei risultati, Tsang ha dichiarato che intende “governare in nome di tutti gli strati sociali, ascoltare la popolazione e rafforzare i contatti con la società”. Allo stesso tempo, però, un gruppo di manifestanti si è riunito davanti agli uffici elettorali gridando “vergogna su Tsang e sul circolo ristretto che lo ha eletto. Vogliamo il suffragio universale”.
 
Per congratularsi della sua rielezione, gli uffici del governo centrale di stanza ad Hong Kong – una caserma dell’esercito e l’Ufficio della Commissione affari esteri – hanno affermato che “questo voto afferma come i diversi strati della popolazione approvano l’operato di Donald Tsang”.
 
Queste frasi, però, stridono con le modalità elettorali che hanno portato al potere il burocrate sostenuto da Pechino. Ad Hong Kong è infatti in vigore una piccola Costituzione, eredità del governo coloniale britannico, che prevede l’instaurazione del suffragio universale entro il 2008. Pechino però ha avocato a sé l'approvazione di ogni riforma in senso democratico, contravvenendo alle promesse incluse nella costituzione (Basic Law).
 
Attualmente, l'elezione del capo dell'Esecutivo avviene attraverso il voto di 800 grandi elettori, quasi tutti scelti da Pechino, che in teoria rappresentano i 6,5 milioni di abitanti di Hong Kong. Anche i cattolici premono da tempo per le elezio i dirette del capo dell'Esecutivo e per il suffragio universale nelle elezioni parlamentari.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Hong Kong dopo la rivoluzione
27/10/2014
La marcia per la democrazia, un piccolo segno di dissenso
17/03/2007
Proteste a Hong Kong, la violenza della polizia "un boomerang contro il governo"
29/09/2014
I democratici di Hong Kong prendono un quarto dei seggi per le elezioni del capo dell’esecutivo
12/12/2016 15:16
Hong Kong, il governo chiude le porte al suffragio universale
22/04/2015


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”