14/10/2025, 12.56
CINA
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Hainan: CHRD denuncia torture contro avvocato detenuto arbitrariamente

Zhang Wenpeng, 32 anni, è in carcere dal settembre 2024 presumibilimente per aver offerto conuslenza a una persona accusata di corruzione a Sanya. Sarebbe stato tenuto incatenato per sette giorni e non può incontrare liberamente il suo legale di fiducia. Nel febbraio 2023 aveva firmato una petizione che chiedeva l'abolizio del reato di "aver provocato liti e causato disordini" usato contro i dissidenti e per il quale lui stesso ora è stato incriminato.

Milano (AsiaNews/Agenzie) - C’è preoccupazione tra i difensori dei diritti umani in Cina sulla sorte di Zhang Wenpeng, un giovane avvocato detenuto a Sanya, nella provincia dell’Hainan. Incriminato con l’accusa di “aver provocato litigi e causato disordini” - utilizzata per reprimere ogni forma di dissenso - il 14 luglio 2025 è stato rinviato a giudizio e secondo quanto riferito dalla rete Chinese Human Rights Defender (CHRD) - si teme che una pesante condanna detentiva possa arrivare proprio in queste ore.

Zhang è stato arrestato il 24 settembre 2024 dalla polizia di Sanya con l'accusa di “aver provocato litigi e causato disordini”, presumibilmente in ritorsione per la sua consulenza in un caso di un suo cliente accusato di corruzione dalle autorità. Attualmente è detenuto nel Centro di detenzione n. 2 di Sanya. Zhang avrebbe subito torture: il suo avvocato ha riferito che nel dicembre 2024 Zhang è stato incatenato con pesanti catene per sette giorni e sette notti. Le sue denunce di abusi sono state ignorate o hanno ricevuto risposte insoddisfacenti. Sebbene a Zhang sia stato concesso l’accesso ad avvocati di sua scelta, nel febbraio 2025 il centro di detenzione ha negato al suo avvocato la possibilità di esaminare i fascicoli del caso insieme a lui. I loro incontri sono stati sorvegliati.

Zhang è un avvocato per i diritti umani di 32 anni originario della provincia dello Shandong. Ha superato l’esame da avvocato nel 2016, ma non è mai riuscito a ottenere la licenza per esercitare la professione legale a causa della sua opposizione all’associazione forense controllata dal governo. Poiché non possiede una licenza, ha lavorato come tirocinante presso studi legali. Zhang è stato brevemente detenuto nel 2022 dopo aver accusato il direttore dell’Ufficio della giustizia di Qingdao di corruzione. Nel 2023, ha cofirmato una lettera indirizzata al Congresso nazionale del popolo chiedendo proprio l’abrogazione del reato di “aver provocato litigi e causato disordini” e per il quale ora è incriminato.

Il governo cinese – sottolinea il CHRD - è obbligato a prevenire e indagare sulle accuse di tortura ai sensi della Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, che la Cina ha ratificato nel 1988. Anche gli esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno chiesto l’abrogazione dell’accusa di “aver provocato litigi” a causa della sua formulazione vaga e del suo uso ricorrente contro chi esercita i propri diritti.

“Anziché proseguire con il processo – conclude la nota del CHRD - le autorità cinesi dovrebbero immediatamente ritirare le accuse contro Zhang Wenpeng e rilasciargli prontamente la sua licenza di avvocato. Dovrebbero inoltre indagare e perseguire gli ufficiali implicati nella sua detenzione arbitraria e nei maltrattamenti subiti durante la detenzione”.

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