08/03/2024, 12.07
VIETNAM
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Hanoi: gruppi Montagnard Usa nella ‘lista nera’ dei terroristi

di Steve Suwannarat

Nel mirino del governo Montagnard Support Group Inc e Montagnard Stand for Justice, con sede negli Stati Uniti. Entrambi sono accusati di responsabilità negli attacchi contro sedi del Partito comunista nell’area di Dak Lak. La questione irrisolta della minoranza (cristiana) vittima di persecuzioni a dispetto delle “aperture”. 

Ho Chi Minh City (AsiaNews) - A conferma che la “questione” dei montagnard persiste e che ancora rappresenta una spina nel fianco del governo, altre due organizzazioni con sede negli Stati Uniti impegnate a sostenere la memoria e i diritti umani delle popolazioni minoritarie degli Altopiani centrali del Vietnam sono state inserite nelle “lista nera” del terrorismo di Hanoi.

Il Gruppo di sostegno ai Montagnard (Montagnard Support Group Inc) e Montagnard attivi per la giustizia (Montagnard Stand for Justice) sono accusati di responsabilità negli attacchi contro sedi del Partito comunista che a giugno dello scorso anno nell’area di Dak Lak costarono la vita a nove persone, di cui quattro poliziotti e funzionari locali del partito. Incentivati dalle autorità centrali i mass media vietnamiti hanno da subito collegato i fatti di Dak Lak con gruppi “terroristici” all’estero fra cui Boat People Sos e, appunto, Montagnard attivi per la giustizia (Montagnard Stand for Justice), scatenando una campagna d’odio verso la popolazione minoritaria. “I media governativi hanno in Vietnam una lunga storia di atteggiamento discriminatorio e di creazione di una falsa narrativa riguardo le minoranze etniche” ha segnalato di recente Phil Robertson vice-direttore Asia di Human Rights Watch (Hrw).

I due gruppi hanno negato l’accusa del servizio di intelligence vietnamita - riportata nel provvedimento ministeriale - di avere orchestrato gli attacchi e di avere un’agenda secessionista. Accuse lanciate senza fornire ulteriori prove a sostegno e che prendono ancora una volta di mira gruppi ed esponenti della diaspora dei Montagnard, considerati nella loro generalità “reazionari”.

Diversi sono stati inseriti nella lista di organizzazioni ritenute responsabili, come le ultime due, di reclutare e addestrare per “attività terroristiche, incitamento alle proteste, uccisione di funzionari e di civili, sabotaggio di beni dello Stato e per cercare di fondare propri Stati”. Accusa soggetta a pesanti conseguenze ed estesa anche a chiunque riceva finanziamenti da questi gruppi, basati all’estero.

Anche in questo caso, associato all’accusa di terrorismo vi è la pubblicazione di un elenco di individui coinvolti nella tutela dei diritti umani, soprattutto con base negli Stati Uniti o in Thailandia. Il governo di Hanoi ha minacciato di colpire chiunque abbia con essi rapporti considerati rischiosi per la sicurezza nazionale.

I Montagnard, per avere sostenuto il governo sud-vietnamita durante il conflitto finito il 30 aprile 1975, sono considerati con sospetto dalle autorità anche per la propria fede, in maggioranza cristiana, che hanno conservato come elemento identitario nonostante decenni di pressioni e di persecuzione. Tuttavia il loro trattamento da parte di Hanoi ricalca quello destinato ad attivisti e organizzazioni che cercano di garantire libertà civili, diritti e partecipazione in un Paese che ha visto uno spettacolare progresso sul piano economico e alcune aperture alle richieste di maggiore libertà e sul piano della pratica religiosa. Tuttavia, il Vietnam resta ancora oggi sottoposto al potere indiscusso del Partito comunista e mostra al suo interno significative differenze di progresso sociale e culturale.

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