26/01/2006, 00.00
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Hariri negli Usa, domani da Bush

di Youssef Hourany

Al centro dei colloqui la difficile crisi libanese. Dure critiche di Nabih Berri al governo. Il primo ministro Siniora domani ad Amman e poi al Cairo.

Beirut (AsiaNews) – Sarà ricevuto domani alla Casa Bianca Saad Hariri, figlio dell'ex premier libanese Rafic, ucciso il 14 febbraio, e capo del Partito del futuro, che oggi ha avuto un colloquio con il segretario di Stato Condoleezza Rice. Gli incontri di Hariri sono seguiti con attenzione dagli osservatori politici libanesi, anche alla luce degli sviluppi della situazione in Medio Oriente e specialmente in Libano, Siria e Palestina.

In Libano prosegue la crisi politica, dovuta al congelamento della partecipazione dei ministri sciiti alle riunioni del governo, per la quale il presidente della Camera dei deputati, lo sciita Nabih Berri in un'intervista ad Al Jazeera ha lanciato dure critiche contro il governo e i suoi alleati Walid Joumblatt, Samir Geagea e Saad Hariri. Berri li ha accusati di esseri responsabili del fallimento dell'iniziativa egiziano-saudita, che mirava a ristabilire rapporti fraterni tra Libano e Siria.

Hariri, dagli Stati Uniti ha ribadito la sua piena fiducia nel futuro del Libano, indicando "la via del dialogo costruttivo con il partito di Dio e con il movimento di Amal come l'unica maniera per far uscire il Paese della crisi. Egli ha esortato i ministri sciiti a riprendere il loro posto nel governo e ha reso omaggio ai sacrifici di Hezbollah, ribadendo la volontà di tutti di rifiutare il linguaggio della guerra e della violenza.

Hariri ha anche insistito sulla necessita di tracciare le frontiere tra il Libano e la Siria ed ha criticato le affermazioni del presidente Assad, fatte nel discorso agli avvocati arabi, riuniti sabato a Damasco, che ha rifiutato "questo processo" ed ha accusato alcuni responsabili libanesi di essere responsabili di tutti gli atti terroristici che hanno colpito il Libano dal mese di ottobre del 2004. Hariri, a sua volta, ha accusato il governo siriano "di essere l'artefice di tutti gli atti di violenza, e il presidente Assad sa tutto".

Il presidente del Consiglio libanese, Fouad Siniora, alla vigilia della sua partenza per la  Giordania, dove avrà degli incontri con re Abdallah II e con il suo omologo, Al Bakhit, ha confermato ad AsiaNews, "la sua piena collaborazione con qualsiasi iniziativa araba, rifiutando le accuse lanciate contro di lui, che lo indicano, insieme con il partito 'Il futuro' come responsabili del fallimento dell'iniziativa del re d'Arabia Abdallah e del presidente egiziano Mubarak". Dopo la visita in Giordania, il primo ministro libanese sarà ricevuto da Mubarak dal primo ministro Ahmad Nazif.

Il presidente libanese, il generale Emile Lahoud, ricevendo, oggi, giovedì, il corpo diplomatico accreditato in Libano, capeggiato dal nunzio apostolico mons Luigi Gatti, ha rinnovato il suo appello alla comunità internazionale perché assuma un ruolo "neutrale" nella crisi attuale.

 

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