16/01/2010, 00.00
VIETNAM
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Ho Chi Minh City: studenti cattolici fuori sede festeggiano il Tet lontano dalla famiglia

di J.B. VU
Il 14 febbraio cade il capodanno vietnamita, che segna l’inizio dell’anno della Tigre. I giovani risparmiano i soldi del viaggio, per pagare le tasse del prossimo semestre. La lontananza dalla famiglia diventa occasione per condividere la fede e le attività delle parrocchie dell’arcidiocesi.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Una recente statistica della Associazione studentesca di Ho Chi Minh City rivela che, nel 2010, più di 2mila studenti resteranno in città a festeggiare il Tết – il capodanno vietnamita, che coincide con il Nuovo anno lunare – lontani dalle famiglie di origine. Tra questi circa 600 sono cattolici che, a causa delle magre risorse economiche, scelgono di lavorare durante le feste per guadagnare i soldi necessari per mantenersi agli studi. 
 
Volontari cattolici in diverse parrocchie della ex-Saigon hanno promosso attività di gruppo per gli studenti, perché possano festeggiare il Tet – che cade il prossimo 14 febbraio, con l’inizio dell’anno della tigre – in città. Un gruppo di universitari ha affittato degli alloggi nei pressi della facoltà di Economia, area poco distante dalla sede dell’Università per le relazioni economiche internazionali, vicino alla chiesa di Cho Quan.
 
Hoa, studentessa di economia, conferma che “quest’anno rimarrò da sola a Ho Chi Minh a festeggiare il Nuovo anno lunare” e si chiede “come starà la famiglia”. La ragazza rivela che molti suoi amici e studenti resteranno in città. “Fanno questa scelta – aggiunge – perché non hanno i soldi per il viaggio. Per loro è importante risparmiare denaro, che utilizzeranno per pagare le tasse del prossimo semestre”.
 
Molti studenti, la maggior parte dei quali provenienti dalle diocesi del Nord, ricordano con piacere “l’atmosfera che si respira in famiglia durante i preparativi per l’Anno nuovo” e avvertono la mancanza della famiglia e delle attività della parrocchia. Nonostante tutto, i giovani sentono il sostegno e l’aiuto della comunità d’origine, che li invita a partecipare alle attività e ai gruppi di lavoro dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh City.
 
Il distacco dalla famiglia è compensato dai legami di amicizia e di aiuto reciproco che si creano fra gli studenti. Essi si riuniscono per partecipare alla messa ogni sabato e domenica. E la gioia che provano diventa occasione di testimonianza: ai padroni degli alloggi, che in un primo momento non comprendono la ragione della loro fede, i giovani mostrano una felicità, un’amicizia e un sostegno che rallegra anche i vicini di casa.
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