28/10/2023, 11.46
VIETNAM
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Ho Chi Minh City: surplus di manodopera tra i moto-taxi, condizioni di lavoro più difficili

Per i guidatori la concorrenza è diventata spietata dopo che migliaia di operai che hanno perso il lavoro si sono uniti al settore. Le prenotazioni delle corse avvengono tramite app, ma le aziende che controllano il mercato fanno in modo che i guidatori non possano prendersi giorni di riposo, creando situazioni lavorative particolarmente stressanti.

Ho Chi Minh City (AsiaNews/Agenzie) - Per i guidatori di moto-taxi in Vietnam la concorrenza è diventata spietata dopo che diversi operai che hanno perso il lavoro in fabbrica si sono inseriti nel settore. 

Pham Mi Sen, motociclista e vicepresidente del sindacato che rappresenta i conducenti di moto-taxi nel distretto di Binh Tan della città, ha spiegato a VN Express che il numero di richiedenti è stato così elevato che le società che gestiscono le applicazioni per la prenotazione delle corse hanno dovuto ritardare le assunzioni. Coloro che sono stati reclutati due mesi fa, per esempio, non hanno ancora visto i loro account attivati ​​per ricevere prenotazioni, ha aggiunto Sen in una conferenza sulle piattaforme di lavoro digitali tenutasi due giorni fa.

"Un nuovo conducente significa che il resto di noi perde alcuni clienti e deve competere più duramente", ha detto, calcolando che un autista deve lavorare il 50% in più per aumentare il proprio reddito dell’8%. 

Condizioni che si aggiungono a un lavoro già difficile ed estenuante: la maggior parte degli autisti lavora fino a 12 ore al giorno, senza giorni di riposo, consumando pasti veloci direttamente sulla motocicletta. Le aziende hanno reso più stringenti le regole di sospensione dei conducenti: "Gli autisti che sul’app ricevono due volte le lamentele dei clienti verranno sospesi e verranno licenziati definitivamente dopo il terzo reclamo", ha affermato Sen.

Secondo diverse indagini un guidatore guadagna in media 7 milioni di VND, pari a 284,84 dollari al mese. Circa due terzi dei guidatori intervistati sono sposati e il 60% di loro si prende cura di almeno altre due persone. Il maltempo, il traffico intenso e la pressione di dover essere puntuali sono fonte di grande stress. Inoltre, nei contratti di lavoro i conducenti sono definiti partner, per cui sono soggetti alle imposte sulla società, oltre a dover condividere il 20% dei guadagni sulle tariffe con le aziende, che possono sospendere o terminare la collaborazione con gli autisti in qualunque momento. Per di più le spese per la moto, il telefono e l'assicurazione medica sono a carico dei lavoratori. Le compagnie spesso non coprono nemmeno l’assicurazione contro gli infortuni.

Se l'app di prenotazione delle corse viene disattivata per più di due giorni, gli autisti non ricevono più richieste, un modo con cui, ha continuato a spiegare Sen, “le aziende ci costringono a lavorare senza sosta”.

Do Hai Ha, membro di Fairwork Vietnam, un’organizzazione che monitora il lavoro condotto attraverso le piattaforme digitali, ha affermato che circa 600mila conducenti si sono uniti al business delle app di riding tra il 2014 e il 2019, ma i rapporti tra gli autisti e le aziende non sono stati definiti chiaramente, il che ha impedito ai conducenti di moto-taxi di chiedere diritti adeguati. 

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