23/09/2020, 08.59
HONG KONG
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Hong Kong: Rthk di nuovo nel mirino della censura

Nella copertura delle manifestazioni anti-governative, la televisione pubblica della città è accusata di essere prevenuta nei confronti della polizia. Avvertimenti anche per Commercial Radio e TVB. Associazioni dei giornalisti e scuole di giornalismo chiedono il ritiro delle nuove linee guida delle Forze dell’ordine.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – L’Autorità per le comunicazioni ha ammonito ieri la televisione pubblica Rthk, rimproverandola di essere “prevenuta” nei confronti della polizia. Nella sua accusa, l’organo di controllo fa riferimento a quattro episodi del programma “Pentaprism”, andato in onda tra settembre e novembre dello scorso anno, nel pieno delle proteste anti-governative del fronte democratico.

Per l’Autorità, Rthk ha dato spazio solo alle voci critiche dell’operato delle Forze dell’ordine durante le manifestazioni, senza un vero contraddittorio. Gli interventi incriminati riguardavano l’irruzione della polizia nella stazione metro di Prince Edward il 31 agosto, e il ferimento da parte di un agente di un dimostrante a Sai Wan Ho l’11 novembre. Il comitato di redazione dell’emittente ha difeso il proprio lavoro spiegando che le autorità di sicurezza avevano esposto le loro ragioni in diversi comunicati stampa.

Non è la prima volta che Rthk è attaccata dai funzionari cittadini per la sua copertura degli scontri tra Forze dell’ordine e dimostranti. Per lo stesso motivo, nel mirino dell’esecutivo sono finite anche Commercial Radio e TVB, che sono private.

La censura dei media nell’ex colonia britannica è cresciuta con l’adozione della nuova legge sulla sicurezza voluta da Pechino. Ieri la polizia ha annunciato che riconoscerà gli accrediti stampa solo dei giornalisti che lavorano per pubblicazioni registrate negli elenchi dell’Autorità per le comunicazioni o per “media stranieri riconosciuti a livello internazionale”. I reporter che presentano credenziali rilasciate dalle associazioni dei giornalisti non potranno più partecipare alle conferenze stampa delle Forze dell’ordine; essi non avranno più accesso neanche alle aree soggette a restrizioni per motivi di sicurezza.

Otto sindacati di settore, inclusa la Hong Kong Journalist Association, chiedono il ritiro delle nuove linee guida stabilite dalla polizia. Le associazioni dei giornalisti accusano da tempo le Forze dell’ordine di impedire ai media di fare il proprio lavoro e di usare in modo eccessivo la forza nei loro confronti. Secondo sette scuole di giornalismo, le restrizioni agli accrediti stampa sono una minaccia alle tradizionali libertà cittadine.

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