14/05/2021, 14.00
SRI LANKA
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I musulmani celebrano l’Eid fra restrizioni e coprifuoco per il Covid

di Melani Manel Perera

Il governo ha imposto nuove restrizioni per contenere l’ondata dei contagi. Il numero ufficiale delle vittime sfiora quota 900. Vietato lasciare le abitazioni e chiuse le attività non essenziali. Per i fedeli dell’islam è comunque una festa “di altro livello spirituale”. Le preghiere per sanare le ferite inferte dal coronavirus.

Colombo (AsiaNews) - Fra nuove restrizioni e limiti imposti dalle autorità per contenere la nuova ondata di Covid-19 che ha investito il Paese, i musulmani dello Sri Lanka celebrano la festa di Eid-al-Fitr che segna la fine del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera. Per i fedeli dell’Islam, poco meno del 10% del totale degli abitanti, la festa è di solito occasione di incontro e celebrazioni di gruppo. Tra essi resta la voglia di vivere la ricorrenza attenendosi alle misure sanitarie perché “è una benedizione per tutti” e “accettiamo in modo positivo le regole e le imposizioni”.

Dalla scorsa notte il governo di Colombo ha disposto la cancellazione dei più importanti festival religiosi e introdotto restrizioni agli spostamenti su scala nazionale per contenere la diffusione del coronavirus. Da ieri e fino al 17 maggio è in vigore un coprifuoco dalle 11 di sera alle 5 del mattino. Oggi il numero ufficiale delle vittime è di 892. Il generale Shavendra Silva, responsabile della task-force anti-Covid, ha spiegato che le persone non potranno lasciare le loro abitazioni e tutte le attività non essenziali, compresi i ristoranti, saranno chiuse. Esclusi dal provvedimento medici, operatori sanitari in genere e quanti si occupano della fornitura di cibo.

Abdul Salmankhan, commerciante musulmano che gestisce un negozio di elettronica e telecomunicazioni a Colombo, attacca la classe dirigente per la “folle gestione sin dall’inizio” della pandemia. “Tutti i cittadini - afferma - sono diventati vittime. E oggi soprattutto i musulmani. Dobbiamo celebrare l’Eid Mubarak dentro le nostre case”. A causa delle restrizioni, aggiunge, sarà una festa in tono minore “di alto livello da un punto di vista spirituale. Preghiamo perché siano sanate [le ferite] dello Sri Lanka e del mondo di oggi”. 

M.S.S. Muneer, attivista e membro della All Ceylon Muslim League a Negombo, intende pregare “per tutte le nazioni che affrontano la pandemia e per una pronta guarigione in tutto il mondo”. Per un mese, prosegue, durante il Ramadan “abbiamo soppresso tutti i pensieri e i desideri” e non sarà difficile “mantenere il controllo ancora per qualche giorno e contribuire a creare un’atmosfera più sana nel Paese”. Il leader musulmano Sheik Abdullah Abdul Rahaman sottolinea che in questo tempo difficile “dobbiamo essere responsabili” e guardare “al bene altrui”, per questo “non ci facciamo scoraggiare dalle regole”. I fedeli, aggiunge, possono pregare nelle loro case assieme ai familiari e ciò “è una benedizione, non un dispiacere” anche nell’ottica “di unità dell’intera famiglia”. 

Per la festa di Eid il presidente Gotabaya Rajapaksa ha inviato un messaggio di auguri alla comunità musulmana, invitandola a collaborare per la pace e l’armonia della nazione. “Salvare l’umanità da questa pandemia - ha detto - è di certo fra i desideri dei nostri musulmani. In occasione dell’Eid al-Fitr rivolgo loro i miei migliori auguri, con la speranza che tutti questi desideri virtuosi possano infine avverarsi”. 

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