24/06/2025, 08.49
KAZAKISTAN
Invia ad un amico

I nuovi nomi delle strade a Petropavlovsk

di Vladimir Rozanskij

In tutto il Kazakistan si è intrapresa l’opera della nuova onomastica stradale, considerata fondamentale per “la rinascita delle tradizioni popolari e il rafforzamento dell’unità della società". Emblematico il caso della città settentrionale, che già nel nome esprime lo stretto legame storico con gli zar, in cui sono statio redifiniti i nomi di 28 vie nel quartiere di Birlik con l'obiettivo di armonizzare lo spirito russo con quello kazako.

Astana (AsiaNews) - Dopo la grande assemblea del Kurultaj nazionale dello scorso marzo, in tutto il Kazakistan si è intrapresa l’opera della nuova onomastica stradale, considerata fondamentale per “la rinascita delle tradizioni popolari e il rafforzamento dell’unità della società kazaca”, come spiega Myrzabek Tujganov, esperto ufficiale presso la presidenza per i rapporti con le regioni. Dal momento dell’indipendenza di oltre 30 anni fa, le questioni onomastiche “hanno assunto un significato particolare: i nomi delle città, del Paese, delle capitali, delle regioni e provincie, dei bacini idrici, delle strade e di tanti altri obiettivi presentano informazioni su tanti aspetti della storia, della lingua e della geografia del nostro Stato”, assicura Tujganov.

Lo scopo è quello di “far rinascere le denominazioni originarie, e confermare quelle nuove nella custodia e sviluppo dell’eredità spirituale che si conserva nei toponimi, attraverso la consultazione popolare e il dialogo tra tutte le componenti della società”. Spesso manca un’adeguata illustrazione sulla “fondatezza e razionalità delle decisioni prese”, e per questo è stata istituita una speciale “Commissione onomastica”.

Una delle ultime città a intraprendere questa strada è la settentrionale Petropavlovsk, che proprio nel suo nome esprime il suo stretto legame con la Russia degli imperatori. In essa si è quindi cercato di armonizzare lo spirito russo con quello kazaco, come nel quartiere Birlik in cui sono state ridefinite 28 strade, dopo una grande discussione nel maslikhat (assemblea comunale). Le decisioni sono state prese a maggioranza da un gruppo di 73 cittadini, in rappresentanza di tutta la popolazione locale, che supera le 200 mila persone. Il Birlik rappresenta la volontà di costruire un nuovo futuro della città, dopo le inondazioni degli anni scorsi, con le nuove case costruite per accogliere chi era rimasto senza abitazione.

Le denominazioni sono state proposte dal consiglio dei veterani, insieme ad altre organizzazioni sociali, in osservanza “alla legislazione linguistica, alle raccomandazioni metodologiche e alle indicazioni onomastiche a livello repubblicano”, come ha dichiarato il direttore dell’assessorato alla cultura, allo sviluppo delle lingue e allo sport dell’Akimat di Petropavlovsk, Danijar Žuldaspaev.

I nuovi nomi non sono stati dedicati soltanto a scrittori, akiny (poeti e cantanti di strada, tipici della tradizione turanica) e personaggi pubblici di grande rilievo, diffusi già in tutto il Paese, ma secondo le indicazioni del presidente Kasym-Žomart Tokaev, “cerchiamo nomi che rappresentino la società in cui viviamo, non solo i grandi ricordi del passato”.

Nel Birlik molte strade erano ancora senza nome, o ripetevano toponimi molto noti, ciò che complicava il lavoro dei vigili del fuoco, della polizia, delle ambulanze e degli altri servizi. Si è cercato quindi di assegnare denominazioni geografiche più precise e popolari, per tradizione non astratta, ma “di vita comune”, come ha detto il deputato del maslikhat Pavel Afanasev.

Tra le nuove denominazioni ve ne sono quindi molte che suonano come molto comprensibili agli orecchi degli abitanti del luogo, come le vie Kendala, Bastau e Aksaj, che ricordano centri abitati della zona, la via Atameken intitolata all’unione degli imprenditori, la via Botaj che ricorda i nomadi primitivi, appunto i Botaj, la via Turan per l’unione dei popoli di lingua turcica, la Kokžar che unisce definizioni di pratiche agricole russo-kazache, la Žetisu che indica la regione in mezzo ai fiumi, chiamata dai russi Semireče, via Alaman per indicare la capacità di muoversi in zone desertiche, fino alla via Azattyk, la “via della Libertà”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Nur-Sultan, si moltiplicano i conflitti interetnici
24/11/2021 08:45
Il 'mondo russo' del Kazakistan settentrionale
10/07/2023 08:38
Astana tra riforme e autoritarismo
23/02/2024 08:53
L'uomo forte della lotta alla corruzione il nuovo premier del Kazakistan
08/02/2024 08:59
La versione di Nazarbaev
04/12/2023 09:11


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”