11/04/2007, 00.00
RUSSIA
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I russi e la fede: un ritratto sociologico

di Maria Anikina
Secondo una recente ricerca, i non credenti in Russia sono 1/3 della popolazione. In media il non credente è uomo, ha 30/60 anni, possiede una formazione scolastica liceale e i suoi valori principali sono la diligenza e il decoro. Dall’altra parte lo studio rivela anche che la relazione tra la Chiesa e la società è diventata sempre più forte negli ultimi anni.

Mosca (AsiaNews) –  In Russia più di 1/3 della popolazione (30%) è non credente, la parte restante è costituita da credenti. Questo è quanto mostrano i dati della recente ricerca sociologica “Vera Russia” svolta dall’Istituto per la progettazione sociale che ha intervistato 15mila persone. 

Per lo più i non credenti sono uomini (66,5%), infatti la percentuale di donne è superiore tra la popolazione credente.

Il non credente è un cittadino medio – 30/60 anni - con caratteristiche comuni sia di comportamento che di pensiero, ha una formazione scolastica liceale – appena il 17% è diplomato -, non è nostalgico del passato sovietico e non invidia la ricchezza della società moderna. I suoi valori principali sono la diligenza (42,6%) e il decoro (30,5%), sebbene siano importanti anche l’intelligenza, l’energia, l’indipendenza, la tolleranza, la volontà, la responsabilità e la fiducia in sé. Di contro non possiede sensibilità, dolcezza e senso dell’umorismo. E’ necessario aggiungere che - secondo la ricerca – il gruppo dei non credenti include atei e persone che credono in Dio ma che non si rispecchiano in alcun insegnamento religioso.

Gli studiosi concludono il loro lavoro affermando che la relazione tra la Chiesa e la società è diventata sempre più forte. Il numero di cittadini che partecipano a funzioni religiose negli ultimi 15 anni è aumentato da 6 milioni a 7. Secondo il Levada Analytic Center in Russia il rapporto con la Chiesa e con le altre organizzazioni religiose è cresciuto dal 38% nel 2006 al 42% nel 2007.

 Ma i modi in cui le persone celebrano una delle più importanti festività cristiane – la Pasqua-  è diverso. L’84% dei russi ha detto al ROMIR che essi cuociono torte pasquali e cucinano pasti speciali, il 37% va in visita ai cimiteri, il 22% va in Chiesa. Per una buona parte della popolazione russa la Pasqua è ancora una vacanza per la famiglia. Secondo la fondazione “Opinione pubblica” il 42% delle persone hanno celebrato la Pasqua con le loro famiglie, il 25% hanno invitato ospiti o sono andati dai loro amici. Secondo questo sondaggio il 16% della popolazione è andato il Chiesa.

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