Il 5 aprile elezioni con un nuovo sistema elettorale
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) Il paese musulmano più popoloso del mondo, con 147 milioni di elettori, è chiamato alle urne per rinnovare il Parlamento il 5 aprile. Il governo ha scelto questa data perché, essendo festa nazionale, la popolazione potrà avere più tempo per votare. Ha inoltre assicurato che nei luoghi dove le elezioni si svolgeranno più tardi a causa di ritardi nell'arrivo di schede e urne anche quei giorni saranno dichiarati festivi.. La Commissione Elettorale Generale (KPU) ha annunciato il posticipo delle elezioni, perché in alcune province non sono ancora arrivate schede e urne elettorali. Centinaia di studenti hanno protestato davanti alla sede della KPU per queste elezioni a singhiozzi.
L'esito del voto rivelerà se il paese proseguirà sulla strada della democrazia, ripresa con le elezioni del 1999, o ha nostalgia dei 40 anni di dittatura di Suharto. Le elezioni mostreranno anche se prevarranno le forze moderate o i fondamentalisti islamici, in un paese dove l'87% della popolazione, circa 183 milioni, è di fede musulmana.
Lunedì 5 aprile, si contenderanno i seggi, in particolare, due partiti nazionalisti d'impostazione laica, il Partito Indonesiano di Lotta (PDI-P), dell'attuale presidente donna Megawati Sukarnoputri, figlia del fondatore del paese Sukarno, e il Golkar, il partito al governo durante la dittatura di Suharto. Le elezioni costituiranno un importante test per il PDI-P, attualmente al governo, che negli ultimi tempi ha visto diminuire il consenso e deve fronteggiare forti contrasti al suo interno. La presidente, in particolare, dovrà anche confrontarsi con le due sorelle minori, Sukmawati e Rachmawati, che concorrono alle elezioni con due partiti diversi, ma piuttosto minoritari.
Il Golkar è alla ricerca di un nuovo leader poiché uno dei suoi candidati più importanti, il generale Wiranto, si è ritirato dalla campagna elettorale per le presidenziali del prossimo giugno. Wiranto è stato accusato dalle Nazioni Unite di crimini contro l'umanità, comprese le persecuzioni avvenute a Timor Est durante il referendum per l'indipendenza nel 1999. Alle elezioni, si è anche candidata Siti Hardiyanti Rukmana, la figlia milioniaria di Suharto, ma con un partito diverso dal Golkar.
I principali partiti che si ispirano all'islam sono il Partito Unito dello Sviluppo (PPP) di Hamzah Haz; il Partito Nazionale del Risveglio (PKB) di Abdurrahman Wahid; il Partito Nazionale del Mandato (PAN) di Amien Rais, che costituiranno un fronte unito per contrastare i due partiti laici che hanno conquistato maggiori consensi nelle elezioni del 1999.
A partecipare alle elezioni sarà anche il Partito Comunista (PKI), che il 1 aprile scorso la Corte Costituzionale ha giudicato legittimo. Era stato messo fuorilegge nel 1965.
Il clima è contrassegnato da forti preoccupazioni a causa della riforma del sistema elettorale. Raglan Surbakti, vice-presidente della KPU, ha affermato: "Con le schede elettorali ancora in stampa e i titoli dei quotidiani che si chiedono con ansia se tutto sarà pronto in tempo, spesso mi trovo a svegliarmi nel cuore della notte e a scrivere cosa devo fare il giorno dopo". Oltre a registrare 147 milioni di aventi diritto, su una popolazione di 217 milioni di persone, la KPU ha creato 2.025 nuovi distretti in 6 mesi, ha esaminato 24 partiti politici e 448.705 candidati che si contendono 15.276 seggi a livello nazionale, provinciale e distrettuale, più un nuovo Consiglio Regionale di Rappresentanti (DPD), con sede a Jakarta. In base al nuovo sistema elettorale, per la prima volta gli elettori potranno votare un singolo candidato, selezionandolo da una lista preparata da ciascun partito, oltre a scegliere il partito, come avveniva in passato. In un paese con un altissimo grado di corruzione, anche politica, si teme che anche questo nuovo sistema elettorale non garantirà la trasparenza del voto. I politici hanno reso obbligatorio il voto al partito, ma non al singolo candidato. Il nuovo sistema non prevede neppure requisiti di residenza: dei 155 candidati nella provincia di Papua, 81 sono residenti a Jakarta. (MR)