09/06/2010, 00.00
FILIPPINE
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Il Congresso filippino ufficializza il risultato del voto: Aquino è il nuovo presidente

A ritardare il verdetto è stata la richiesta di riconta dei voti proposta dai candidati rivali. Il risultato conferma le previsioni iniziali che vedevano Aquino come vincitore sul rivale Joseph Estrada. Ribaltati invece i dati relativi alla vicepresidenza: Jejomar Binay, candidato del partito di Estrada, batte Mar Roxas del Liberal Party di Aquino. La Chiesa applaude il risultato, ma non cede sulla legge a favore del controllo delle nascite sostenuta da Aquino.

Manila (AsiaNews/Agenzia) –  A circa un mese dalle elezioni del 10 maggio, il Congresso filippino ha ufficializzato oggi il risultato del voto, designando Benigno “Noynoy” Aquino come nuovo presidente delle Filippine.

 A ritardare il verdetto è stata la richiesta di riconta dei voti proposta dai candidati rivali, che fino all’ultimo hanno sollevato dubbi sull’effettiva regolarità delle elezioni automatizzate, le prime nella storia del Paese.  Il riconteggio è stato condotto in tempi record, grazie alla collaborazione dei 45 mila volontari cattolici dei Parish Pastoral Council for responsable voting. Il leader del Liberal Party (Lp) e figlio della storica presidente Cory Aquino ha vinto con un totale di 15,2 milioni di preferenze, staccando di oltre 5 milioni di voti il rivale Joseph Estrada. Il risultato cambia invece per la carica di vicepresidente, che ha visto come vincitore Jejomar Binay, candidato del partito di Estrada. Questi ha battuto di soli 700mila voti il senatore Mar Roxas del Liberal Party. Il passaggio di consegne tra la presidente uscente Gloria Arroyo e il governo di Aquino avverrà il prossimo 30 giugno. 

 Aquino ha impostato la sua campagna elettorale sul cambiamento radicale del Paese, dopo 6 anni di governo Arroyo, generando una grande aspettativa nella popolazione, vera protagonista di queste elezioni con oltre l’85% di affluenza. Le grandi sfide del nuovo presidente sono: la lotta alla corruzione, la riforma agraria a favore dei contadini e la pace con i ribelli islamici di Mindanao. Con le sue proposte Aquino è una grande speranza anche per la Chiesa cattolica, nonostante il suo sostegno alla legge sul controllo delle nascite. Oggi mons. Angel Lagdameo arcivescovo di Jaro ed ex presidente della Conferenza episcopale, ha affermato: “La Chiesa pregherà per il nuovo presidente. Il nostro desiderio è quello di lavorare insieme a lui e di collaborare alla realizzazione dei suoi ideali”.

 Il prelato sottolinea però la fermezza dei vescovi su tematiche come utilizzo del condom e aborto. “Noi - continua  - non giungeremo a compromessi con il nostro credo soprattutto in materia di fede e morale”. “Mi auguro – aggiunge – che il popolo ritrovi nuova forza con l’amministrazione Aquino e spero che egli segua gli ideali per cui i suoi genitori hanno dato la vita”.

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