29/08/2023, 12.15
INDIA
Invia ad un amico

Il Nord-est indiano contro Delhi: la nuova legge distruggerà la nostre foreste

Dai governi locali - guidati quasi tutti dal Bjp, il partito del premier Modi - forti critiche alla riforma della legge per la salvaguardia delle aree boschive, approvata dal Parlamento indiano all'inizio del mese. Che esclude dalle tutele le aree non ufficialmente registrate (in molti casi abitate dai tribali) e quelle entro un raggio di 100 chilometri dai confini nazionali.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – La riforma della legge sulla tutela delle foreste - approvata dal parlamento federale indiano il 2 agosto scorso, sta suscitando forte opposizione negli Stati del Nord-est - che denunciano gravi rischi per le proprie aree boschive legati a una normativa “approvata senza un adeguato dibattito”. Composta di pochi articoli (cinque pagine in tutto) la riforma va a modificare una legge in vigore da quarant’anni per – si legge – “ampliarne gli orizzonti mantenendone le sue disposizioni al passo con i cambiamenti dinamici delle aspirazioni ecologiche, strategiche ed economiche” del Paese. Una perifrasi dietro alla quale gli oppositori vedono un passo indietro, con l’apertura a nuove forme di sfruttamento di territori ricchi di materie prime.

Le critiche riguardano soprattutto due punti: innanzi tutto il fatto che le disposizioni del nuovo Forest Conservation Act si applicheranno solo alle foreste registrate come tali prima del 25 ottobre 1980, la data a cui risale la precedente legge. Di fatto, dunque, tutte le altre aree forestali non ufficialmente classificate non sarebbero protette da forme di sfruttamento, nonostante vi sia un'ordinanza della Corte Suprema indiana del 1996 che afferma la necessità di estendere i vincoli a tutte le foreste indiane.

Inoltre ad allarmare ancora di più gli Stati del Nord-est è il fatto che la legge introduca la possibilità di superare i vincoli sulle aree forestali per la costruzione di strade, linee ferroviarie o “progetti strategici di importanza nazionale e riguardanti la sicurezza nazionale" entro un raggio di 100 chilometri dai confini dell'India.

Nel presentare all'Assemblea legislativa locale una risoluzione contraria a questo atto, il ministro delle Foreste del Mizoram ha affermato che in forza di questa disposizione sarebbe possibile “cancellare completamente” le aree forestali del suo Stato, che confina sia con il Bangladesh sia con il Myanmar. Ma nella stessa situazione si trova anche altri tre Stati: il Nagaland, Il Tripura e il Sikkim, tutti – tra l’altro – governati dal Bjp (il partito del premier indiano Narendra Modi) o dai suoi alleati. Da parte sua il governo del Nagaland ricorda inoltre che nel proprio territorio “l’intera fascia di 100 chilometri ricade nell'Indo-Burma Biodiversity Hotspot, una delle aree più ricche al mondo in termini di biodiversità”.

“Con l'indebolimento delle tutele ambientali, si apre la possibilità di sostituire queste foreste con piantagioni commerciali”, protesta sul sito Scroll anche l’attivista ambientale Pia Sethi. Molte di queste foreste appartengono a singoli individui, clan o di consigli di villaggio o di comunità, grazie ai privilegi speciali che la Costituzione indiana garantisce alle comunità tribali. Ma questo fa sì che più del 50% delle aree forestali del Nord-Est ricada tra le “foreste non classificate”, che la nuova legge non tutelerebbe. “Molte tribù hanno seguito tradizioni orali per la delimitazione delle loro aree forestali e ancora oggi potrebbero non averle scritte”, ricorda Sethi paventando il rischio che a pagare le conseguenze delle politiche di Delhi siano ancora una volta i gruppi tribali indiani.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Cento milioni d’indiani al voto. Un test per governo e opposizione indù
14/11/2008
Seggi aperti in Mizoram e Chhattisgarh, preludio delle elezioni nazionali del 2024
07/11/2023 12:48
Mizoram, per la prima volta il governo si insedia con una preghiera cristiana
14/12/2018 12:37
Il Bjp perde tre Stati indiani: la peggiore battuta d’arresto per il premier Modi
11/12/2018 14:32
New Delhi, un cristiano tribale nel governo Modi
08/07/2021 12:23


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”