Il Papa benedice personalmente i fedeli in san Pietro per la prima volta, dopo la malattia
Il testo della riflessione e l'Angelus recitato da mons. Sandri. Questa sera inizia gli esercizi spirituali di Quaresima. Un appello per la pace in Medio Oriente e per la liberazione della giornalista italiana Giuliana Sgrena e per tutti i rapiti in Iraq.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Giovanni Paolo II ha benedetto la folla e salutato i fedeli in piazza san Pietro, per la prima volta dopo il suo ricovero in ospedale il 1° febbraio e il ritorno in Vaticano il 10 febbraio. Applaudito da decine di migliaia di fedeli raccolti in piazza san Pietro, il papa si è affacciato dalla finestra del suo studio per dare un breve "Cari fratelli e sorelle, benvenuti". Tutti speravano che avrebbe continuato la riflessione prima della preghiera dell'Angelus. Ma poi, la voce di mons. Leonardo Sandri , sostituto della Segreteria di Stato, ha continuato la lettura del testo, in cui Giovanni Paolo II ricorda con gratitudine l'affetto di coloro che hanno pregato durante i giorni della sua degenza al policlinico Gemelli. "Sento sempre bisogno - ha detto il Papa - del vostro aiuto davanti al Signore, per compiere la missione che Gesù mi ha affidato".
Anche la preghiera mariana è stata recitata da mons. Sandri, mentre il papa seguiva in silenzio dalla finestra. Ma la benedizione è stata pronunciata dal pontefice, con una voce provata, ma chiara. I fedeli hanno applaudito con calore. Mentre voci fuori campo leggevano i saluti in francese e in polacco, il Papa salutava agitando la mano destra. Alla fine, ancora con la sua voce, ha salutato augurando "Buona domenica a tutti".
Come annunciato durante la riflessione, questa sera alle 18 il papa, insieme alla Curia, inizierà nella Cappella Redemptoris Mater, gli esercizi spirituali della Quaresima. Quest'anno le meditazioni sono proposte da mons. Renato Corti, vescovo di Novara e avranno come tema "La Chiesa a servizio della nuova ed eterna Alleanza".
Ecco il testo del papa, letto da mons. Sandri, prima della preghiera mariana:
Carissimi Fratelli e Sorelle!
"Di nuovo ci incontriamo in questo luogo per lodare il Signore. Vorrei ringraziare voi e anche quanti seguono mediante la radio e la televisione - per la vostra vicinanza, l'affetto e, soprattutto, la preghiera durante i giorni della mia degenza al Policlinico "Gemelli". Sento sempre bisogno del vostro aiuto davanti al Signore, per compiere la missione che Gesù mi ha affidato.
Mercoledì scorso, con il rito delle Ceneri, abbiamo iniziato la Quaresima, tempo liturgico che ogni anno ci ricorda una verità fondamentale: non si entra nella vita eterna senza portare la nostra croce in unione con Cristo. Non si giunge alla felicità e alla pace senza affrontare con coraggio il combattimento interiore. E' un combattimento che si vince con le armi della penitenza: la preghiera, il digiuno e le opere di misericordia. Tutto ciò va compiuto nel nascondimento, senza ipocrisia, in spirito di sincero amore verso Dio e i fratelli.
Questa sera, come ogni anno, inizierò gli Esercizi spirituali, insieme con i miei Collaboratori della Curia. Nel silenzio e nel raccoglimento pregherò il Signore per tutte le necessità della Chiesa e del mondo. Chiedo anche a voi, carissimi Fratelli e Sorelle, di accompagnarci con la vostra preghiera.
Maria Santissima, che tra le occupazioni quotidiane teneva la mente ed il cuore sempre rivolti al mistero del suo Figlio, ci guidi a compiere un fruttuoso itinerario quaresimale.
Dopo l'Angelus mons Sandri, a nome del papa, ha aggiunto:
Mentre continuo a pregare per la pace in Medio Oriente, rivolgo il mio accorato appello per la liberazione della giornalista italiana Giuliana Sgrena e di tutti i sequestrati in Iraq.