Il Papa: l’Eucaristia ci dia l’audacia per la missione
Città del Vaticano (AsiaNews) - "Che l’amore per l’Eucaristia e l’adorazione del Santissimo Sacramento ci diano l’audacia per la missione" sull’esempio dei 5 nuovi beati proclamati oggi dal Papa. Questo l’auspicio che accomuna l’ultimo imperatore d’Austria, Carlo D’Asburgo, due sacerdoti francesi, Pierre Vigne e Joseph Marie Cassant, una suora italiana che ha dedicato la vita ai giovani d’Argentina, Maria Ludovica De Angelis e la mistica tedesca Katharina Emmerick, gli scritti della quale hanno tra l’altro ispirato Mel Gibson nella sua Passion.
Persone totalmente diverse che provano, come ha detto oggi all’Angelus Giovanni Paolo II, che "di fronte al trascorrere del tempo e ai continui rivolgimenti della storia, la rivelazione che Dio ci ha offerto in Cristo rimane stabile per sempre ed apre sul nostro cammino terreno un orizzonte di eternità". Una piazza San Pietro inondata di sole con aristocratici e teste coronate, gli Asburgo, i Borbone, la regina Fabiola, i sovrani del Lussemburgo e del Liechtenstein, i Savoia, i Turn und Taxis venuti per la beatificazione di Carlo I, ultimo imperatore austroungarico, "un esempio per chi ha responsabilità politiche in Europa", l’ha definito il Papa, accanto a sacerdoti francesi e giovani argentini, rappresentanti delle istituzioni austriache, ungheresi, slovacche, croate, bulgare, kosovare, le divise indossate sul fronte della prima guerra mondiale e gli abiti del folclore altoatesino. In tutto circa 20.000 persone.
La figura di Carlo D’Asburgo, "un amico della pace" ha permesso al Papa di parlare del compito del politico cristiano. "Compito decisivo dei cristiani - si legge nel testo in tedesco - e' sempre di cercare la volontà di Dio, riconoscerla e agire secondo tale volontà. Questa sfida quotidiana si e' presentata al politico e cristiano Carlo d’Asburgo: era un amico della pace e ai suoi occhi la guerra era qualcosa di tremendo; in mezzo alle burrasche della prima guerra mondiale e' arrivato al governo e ha cercato di continuare le iniziative di pace del mio predecessore Benedetto XV. Dall'inizio l'imperatore Carlo ha inteso il suo compito di servire i suoi popoli; suo unico desiderio era di seguire la vocazione cristiana alla santità anche nel suo agire politico e per lui particolarmente importante era l'esercizio della carità sociale". "Che sia di esempio", nelle parole di Giovanni Paolo II, soprattutto per coloro che portano la responsabilità politica". A proposito della mistica tedesca Anna Katharina Emmerick, il testo dell'omelia papale ne sottolinea "la pazienza nel sopportare la debolezza del corpo" e la 'fermezza nella fede''
"Insiem con la Chiesa intera - ha detto Giovanni Paolo II al termine della cerimonia - lodiamo e ringraziamo il Signore per le meraviglie che ha compiuto in questi servi buoni e fedeli del Vangelo. Maria Santissima, che in questo mese di ottobre invochiamo in modo particolare con la preghiera del Rosario, ci aiuti a diventare a nostra volta generosi e coraggiosi apostoli del Vangelo".
14/12/2004




