Il forum internazionale dei buddisti in Russia
La Calmucchia, unica regione a maggioranza buddista nella parte europea della Russia, ha accolto delegazioni da 35 Paesi del mondo. Lo stesso Putin ha inviato un messaggio elogiandone le "preziose tradizioni spirituali". Mentre il lama Kirišov ha lodato "lo spirito di sacrificio" dei soldati buddisti che partecipano all’operazione militare speciale in Ucraina.
Mosca (AsiaNews) - Si è tenuto a Elista, capitale della repubblica russa della Calmucchia vicino agli Urali, il terzo Forum internazionale buddista sul tema del “Mondo buddista nel nuovo millennio”, accogliendo ospiti da tutta la Federazione russa e da 35 Paesi del mondo. Il Forum è stato inaugurato con un grandioso spettacolo musicale sui “Popoli nomadi” del regista Andrej Boltenko sullo sfondo di panorami della steppa proiettati su grandi schermi e l’esibizione dei migliori artisti della Calmucchia, unica regione a maggioranza buddista nella parte europea della Russia, in seguito a migrazioni di popoli asiatici nel XVII secolo.
Grazie a innovative tecnologie multimediali, i visitatori hanno potuto immergersi nella storia della Calmucchia e degli altri popoli legati al buddismo tibetano in varie regioni della Russia, e anche nei principi e nei simbolismi della filosofia buddista, con la partecipazione di attori e lettori di grande effetto, come il regista e attore Evgenij Sangadžiev. Le condizioni atmosferiche tutt’altro che ideali non hanno rovinato la festa di apertura, a cui erano convenuti migliaia di partecipanti che hanno applaudito con entusiasmo gli artisti in costumi sgargianti e le coreografie spettacolari sul palco illustrato da fondali magici, dove ogni dettaglio raccontava la storia eccezionale della cultura calmucca e buddista.
Il presidente della Calmucchia, Batu Khasikov, ha affermato che “per noi è un grande onore organizzare questo forum internazionale, la nostra repubblica è famosa per la sua ospitalità e spero che ciascuno possa trovare le risposte alle proprie domande più profonde, confrontandosi con la grande filosofia buddista che insegna a vivere nell’armonia e nella pace”. Khasikov ha ricordato che la Calmucchia offre un importante contributo alla formazione buddista in Russia, e nell’occasione del forum è stata aperta una scuola buddista analoga alle classi di catechesi della Chiesa ortodossa, dando un sostegno all’autorevolezza della Russia nell’arena internazionale.
Anche il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un messaggio ai partecipanti, definendo la Calmucchia “uno dei centri più importanti del buddismo in tutta Europa”, che ha saputo conservare le sue storiche e preziose tradizioni spirituali, insieme alla propria identità e ai propri costumi, sforzandosi di sviluppare sempre più il dialogo interreligioso ed interetnico. Secondo Putin questo è quanto mai necessario oggi, “per rafforzare i valori della famiglia, l’educazione dei giovani, condividendo una ricca esperienza del passato e costruendo nuove realtà per il nostro futuro, affrontando le grandi sfide di civiltà, filosofia e umanesimo del nostro tempo”.
Il programma ha offerto oltre 50 manifestazioni, compresa l’apertura della mostra di arte buddista “I capolavori del buddismo calmucco dai musei di San Pietroburgo”, con il sostegno delle istituzioni del buddismo di tutta la Federazione russa. Erano presenti delegazioni ufficiali dalla Cina, India, Sri Lanka, Bangladesh, Nepal, Cambogia, Myanmar, Corea, Bielorussia, Serbia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Mongolia, Brasile, Butan e Spagna. Il presidente dell’amministrazione centrale dei buddisti di Russia, il lama Sergej Kirišov (geša Jonten) ha spiegato che “lo scopo di tutti i buddisti del mondo è l’illuminazione di tutte le creature viventi, tutti cercano di diventare Buddha, e per questo bisogna lavorare sulla propria mente, sulla propria coscienza, per sradicare le parti oscure e i sentimenti negativi”. Secondo quanto da lui riportato il buddismo verrebbe professato oggi da “tre degli otto miliardi di abitanti della terra” (anche se le più autorevoli statistiche sulle religioni mondiali parlano di 500 milioni), e i Paesi a prevalente presenza buddista dimostrerebbero capacità di crescita economica superiore a tanti altri. La maggioranza dei Paesi buddisti ha rifiutato di unirsi alle sanzioni contro la Russia, e la collaborazione commerciale ed economica del mondo buddista con la Russia è in continua crescita. Il lama ha anche lodato lo spirito di sacrificio dei soldati buddisti che partecipano all’operazione militare speciale in Ucraina, contribuendo a mantenere alto lo spirito di tutto l’esercito russo nel sostenere i “grandi valori morali tradizionali”.
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