31/01/2013, 00.00
TAIWAN
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Il sistema pensionistico taiwanese è come un treno che va verso un dirupo

di Xin Yage
L'invecchiamento della popolazione e la scarsità di nascite rendono necessario, secondo il presidente Ma, una riforma delle pensioni, senza la quale il fondo pensionistico per i militari vedrà la bancarotta nel 2019, mentre nel 2027 sarà la sorte di quelli degli insegnanti e degli impiegati. La questione accende il dibattito tra e all'interno dei partiti.

Taipei (AsiaNews) - Il sistema di previdenza sociale taiwanese è come un treno che percorre una ferrovia in montagna, ma quando arriva il dirupo non c'è un ponte per attraversarlo. Il presidente Ma Ying-jeou (馬英九) è ricorso a questo paragone per spiegare la necessità di una riforma del sistema pensionistico.

Il presidente Ma ha infatti convocato ieri una conferenza stampa per presentare il progetto di riforma delle pensioni che coprirà i prossimi trent'anni. Con lui il Premier Sean Chen (陳冲), il presidente dell'Ufficio per la selezione del personale (考試院, Examination Yuan), John Kuan (關中), e il presidente del parlamento (立法院, Legislative Yuan) Wang Jin-pyng (王金平).

Dato l'invecchiamento della popolazione e la scarsità di nascite sull'isola, se non si riforma il sistema pensionistico, le statistiche dicono che il fondo pensionistico per i militari vedrà la bancarotta nel 2019, mentre nel 2027 sarà la sorte di quelli degli insegnanti e degli impiegati.

Dato questo scenario, per il presidente "se non troviamo la maniera di costruire questo ponte, dopo il mio mandato il treno finirà nel dirupo".

Negli ultimi due mesi, una task-force sotto la guida del Vicepremier Jiang Yi-huah (江宜樺) ha preparato un piano di riforma negoziando tra l'esecutivo e l'ufficio per la selezione del personale. Jiang ha ricevuto 124 delegazioni composte da circa 11.000 persone, accademici, esperti, imprenditori, commercianti e rappresentanti di diversi gruppi sociali.

Il piano prevede che l'interesse del 18% previsto per gli impiegati sarà abbassato al 9% gradualmente nei prossimi cinque anni. Nelle due ultime settimane infatti il dibattito televisivo sul sistema pensionistico degli impiegati pubblici si era infiammato notevolmente, con i privati che protestavano contro gli eccessivi vantaggi concessi alla pubblica amministrazione. Fino a due giorni fa sembrava che il limite raggiungibile fosse un taglio fino al 12%, invece il governo, vista la forte opposizione, ha deciso di scendere al 9%, considerando anche le disastrose statistiche riguardanti il futuro.

Questo però ha acceso il dibattito politico all'interno del KMT (國民黨) , perché il taglio del 18% di interessi compromette i gruppi che tradizionalmente forniscono voti al partito, e la riduzione al 9% costerà parecchio nelle elezioni locali del 2014.

Il fatto è che "negli ultimi 20 anni" ha detto Ma Ying-jeou "i cittadini hanno pagato poco, sono andati in pensione presto e con troppi benefici". "Questo non è un progetto che riguarda solo la mia o la vostra pensione" ha aggiunto "ma la pensione dei nostri nipoti e dei loro figli".

Il piano per ora è un grande abbozzo di una nuova direzione obbligata, ma sarà ancora oggetto di miglioramenti e negoziazioni prima di essere presentato al parlamento per l'approvazione nel mese di aprile. La riforma, in questo senso, non può che essere graduale e purtroppo non può piacere a tutti.

Insieme a tutte le misure presentate, è inevitabile che si allungherà anche l'età lavorativa, di cinque anni nel caso di insegnanti e impiegati.

Dal canto suo, il Partito democratico progressista (民主進步黨, DPP) aveva già condannato il piano come ancora inadeguato e troppo svantaggioso per gli operai. Per l'opposizione ogni taiwanese deve andare i pensione non prima dei 65 anni. Lin Wan-yi (林萬億), a capo della task-force preparata dall'opposizione, ha detto che a partire dal 2027 ogni categoria di impiegati deve seguire l'esempio dei lavoratori e andare in pensione a 65 anni.

Attualmente infatti gli insegnanti e gli impiegati possono andare in pensione a 55 anni mentre il personale militare va in pensione a 43 anni. Per il DPP, il calcolo delle pensioni dovrebbe basarsi sul salario degli ultimi dieci anni lavorativi e la preoccupazione maggiore dovrebbe riguardare una maggiore equità tra cittadini ordinari, contadini e lavoratori da una parte e tutti gli impiegati pubblici e i militari dall'altra.

 

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