12/07/2007, 00.00
HONG KONG - CINA
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Il suffragio universale non prima del 2012, ma anche dopo

Depositate le proposte del governo per l’introduzione del suffragio universale e la nuova legge elettorale. Ma i parlamentari pro democrazia protestano che ha molti punti oscuri che si teme possano lasciare privilegi a Pechino. Ora la popolazione ha tre mesi per pronunciarsi.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Il Capo segretario Henry Tang Ying-yen ha reso pubblica la “carta verde”, documento che indica le possibili opzioni per portare Hong Kong al suffragio universale per l’elezione del Capo esecutivo e del Consiglio legislativo (Legco). Ora la popolazione ha tre mesi per indicare preferenze tra i diversi modelli, ma gli ambienti pro democrazia sono già insorti definendo le proposte inaccettabili.

Il suffragio universale è comunque rinviato ad un vago futuro: costituendo nel 2012 un comitato che studi come fare, oppure rinviandolo subito al 2017 o anche a  una data ulteriore. Inoltre non è chiaro come saranno scelti i candidati per la carica di Capo esecutivo. L’art. 45 della Basic-Law, vera minicostituzione di Hong Kong, prevede che la popolazione scelga tra candidati nominati con “procedure democratiche”. Poiché il documento non parla di quali siano queste “procedure democratiche”, è alto il timore che Pechino imponga un meccanismo per ammettere solo candidati “graditi”.  

Ora il Capo esecutivo è scelto da un comitato elettorale di 800 membri controllato da Pechino e dei 60 seggi del Legco solo la metà è eletta dai residenti mentre l’altra metà è scelta da speciali gruppi di interessi controllati dalla Grande Cina.

Tang ha detto che sarebbe meglio “mantenere l’attuale divisione funzionale dei seggi [tra speciali gruppi di interessi], ma cambiando il metodo elettorale”. Commento che i consiglieri pro democrazia hanno definito “abbastanza scioccante” e “davvero un grosso errore”.

Gli ambienti pro democrazia protestano, ricordando che la Basic-Law prevede il suffragio universale per l’elezione del Capo esecutivo e del parlamento. E’ anche osservato che il documento offre almeno 486 combinazioni diverse della futura legge elettorale e il parlamentare Lee Cheuk-yan ritiene “impossibile raggiungere un consenso”.

Secondo Audrey Eu Yuet-mee del Partito civico in questa situazione confusa “il risultato della consultazione può con facilità essere manipolato dal governo”. Emily Lau Wai-hing di The Frontier osserva che “la carta verde prevede la possibilità del suffragio per il 2012. Mobiliteremo l’intera comunità per ottenerlo”.

Analisti osservano che queste proposte appaiono corrispondere alle indicazioni del presidente Hu Jintao che l’evoluzione politica di Hong Kong debba essere “graduale e ordinata”, rispettando la superiore sovranità di Pechino.

 

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