In Pakistan più di 2 mila suicidi l'anno
Faisalabad (AsiaNews) Più di 2.575 persone si sono suicidate durante i primi 9 mesi del 2003 in diverse regioni del Pakistan. I suicidi sono stati 1.493 maschili, 805 femminili, 184 di bambini e 93 di bambine vittime dell'usanza del delitto d'onore. A questi dati, la ricerca condotta da una Ong ha inoltre aggiunto 922 casi di tentati suicidi.
I suicidi sono più frequenti nelle province di Sindh (43 suicidi solo tra il 25 settembre e il 25 ottobre 2003 secondo la stampa locale) e di Punjab (203 da gennaio a giugno 2004, secondo dati più recenti). Minore, invece, il numero in NWFP e Baluchistan.
Un rapporto della Commissione per i diritti umani, rende noto che la media mensile dei suicidi è di 108 casi, circa 38 dei quali di donne e 26 (pari al 42%) di giovani al di sotto dei 20 anni. L'indagine rivela, inoltre, che in 90 casi i tentativi sono stati impediti da interventi medici tempestivi.
Un'altra indagine condotta, invece, dalla Global Foundation ha reso noto che solo ad Islamabad e Rawalpindi lo scorso anno si sono verificati 88 suicidi.
Diverse i mezzi usati per togliersi la vita: impiccagione, armi da fuoco, annegamento, avvelenamento, taglio delle vene, ma anche buttandosi da un palazzo, facendosi fulminare dalla corrente elettrica e facendosi investire da treni in corsa.
Secondo l'articolo 325 del Codice penale pakistano per chiunque cerchi di commettere un suicidio è prevista la detenzione - da 3 mesi a un anno - o una multa oppure entrambe.
Secondo l'Ordinanza di salute mentale del 2001 "una persona che tenti il suicidio sarà esaminata da uno psichiatra riconosciuto e qualora fosse riconosciuta mentalmente inferma verrà sottoposta al necessario trattamento medico".
Secondo indagini di diverse Ong, le cause che possono spingere al suicidio sono molteplici. Problemi familiari, disoccupazione, torture della polizia, povertà, malattie, depressione, gravi delusioni d'amore, divorzi e, soprattutto tra i bambini, punizioni corporali. (QF)