05/10/2005, 00.00
INDONESIA
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Indonesia, sono 5 i ricercati per le bombe di Bali

La comunità indù dell'isola si ferma in preghiera per commemorare le vittime. Il capo del consiglio per il turismo: "La situazione è diversa dal 2002. Siamo stati colpiti ma reagiamo bene".

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – La pubblica sicurezza e l'autorità giudiziaria indonesiane hanno annunciato oggi che 5 persone - indicate come estremisti islamici originari dell'isola di Giava – sono attualmente ricercate perché "coinvolte" negli attentati terroristici di sabato 1 ottobre a Bali . Gli attacchi suicidi hanno avuto luogo a Jimbaran e Kuta ed hanno ucciso 25 persone, compresi i tre kamikaze, e ferite oltre 130.

"I 5 sospettati - sottolinea Badrodin Haiti, capo della polizia nella provincia di Banten - erano sorvegliati per i loro legami con estremisti islamici della Jemaah Islamiyah (JI) [l'organizzazione di matrice islamica indicata come responsabile dei precedenti attentati in Indonesia ndr]". "Inoltre – continua – 3 di loro sono stati in carcere per possesso di esplosivi ed ora sono scomparsi dalla loro regione". "Per prima cosa – conclude - dovremo verificare se le teste degli attentatori suicidi ritrovate sui luoghi degli attentati corrispondono alle loro fattezze". Intanto il governo ha lanciato nuovi appelli alla popolazione per trovare qualcuno che riconosca i 3 kamikaze, le cui fotografie sono state mostrate in pubblico. Oggi la polizia ha ricevuto le prime risposte: una famiglia indonesiana pensa di riconoscere la testa del loro figlio fra quelle degli attentatori.

La polizia cerca in particolare 2 militanti malaysiani, Azahari bin Husin e Noordin M. Top, ritenuti i principali ideatori dell'attacco. Il primo è stato indicato come "implicato" anche da Ali Imron, estremista islamico condannato all'ergastolo per aver partecipato all'attentato di Bali del 2002 in cui sono morte 202 persone. Imron ha evitato la condanna a morte grazie ad una collaborazione attiva con l'autorità giudiziaria: commentando le bombe dello scorso weekend ha detto: "Sono sempre le stesse persone, chi altri se non il gruppo di Azahari?"

Un altro estremista in carcere per lo stesso attacco, il religioso musulmano Abu Bakar Bashir, ha condannato ieri l'attacco suicida. "Disapprovo realmente – ha scritto in una nota consegnata dal suo avvocato – le bombe in aree non in conflitto perché quasi certamente uccidono persone innocenti". Bashir, che deve scontare 30 mesi di detenzione, invita le famiglie delle vittime "ad accettare il fato, inviato da Allah", ma definisce le bombe "un segnale divino" ed  avvisa Jakarta, che dovrebbe "avvicinarsi di più all'Islam" e "praticarne al meglio le leggi".

Il maggior gruppo religioso di Bali, quello indù, si è fermato oggi per il sacro giorno di preghiera dedicato a Galungan, divinità che simboleggia la vittoria del bene contro il male. La comunità ha deciso di dedicare la festa alle vittime e diversi gruppi di persone si sono recate in preghiera sui siti bombardati. Ketut Arini, 20 anni, cameriera al Menaga Cafè – uno degli obiettivi colpiti - brucia incenso, offre frutta alla divinità e spruzza acqua in tutti gli angoli dell'edificio. "Chiedo una benedizione – spiega – per gli spiriti che se ne sono andati". Altri portano doni che lasciano al di fuori degli edifici e pregano in silenzio.

Alcuni commentano questo duro colpo al turismo (industria principale dell'isola) e, seppure in preghiera, condannano duramente gli attentatori. Ketut Noren, 45 anni, è residente a Jimbaran e sopravvive grazie al flusso turistico. Fermo davanti al bar semi-distrutto dice: "Gli ideatori dovrebbero essere portati qui; li ucciderei io stesso. Non vogliamo più che avvengano cose simili".

Bagus Sudibya, presidente del Consiglio del turismo di Bali, ha tenuto una conferenza stampa oggi per spiegare la situazione e chiedere alla stampa "di dipingere la situazione com'è realmente". "Nonostante la tragedia – dice – la situazione è diversa dal 2002. Stiamo reagendo meglio: gli arrivi sono scesi a 1.100 al giorno e le partenze sono aumentate del 20 % ma la situazione si normalizzerà presto".

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