03/09/2025, 11.47
TURCHIA
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Istanbul: i giudici azzerano i vertici del Chp e nominano un reggente ‘filo-Erdogan’

Il tribunale ha rimosso il presidente provinciale Özgür Çelik e il suo team. Nominato un consiglio ad interim guidato da Gürsel Tekin, esponente di lungo corso meno critico verso il governo. In risposta, il presidente nazionale Özel ha annunciato la cacciata dello stesso Tekin e promesso provvedimenti analoghi per chiunque accetti la leadership.

Istanbul (AsiaNews) - Mediante ricorso alla magistratura, la leadership turca ha - seppur in maniera indiretta - inflitto un nuovo, durissimo colpo al principale movimento di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan. Ieri, infatti, un tribunale ha deciso la destituzione dei vertici del Partito Popolare Repubblicano (Chp) a Istanbul, nominando al suo posto una sorta di “consiglio di amministrazione” che gestisca gli affari correnti. Analisti ed esperti considerano la mossa un ennesimo attacco alla democrazia del Paese e il tentativo, mediante ricorso ai giudici, di stravolgere le cariche e gli equilibri di potere nella principale fazione rivale. Il Chp è infatti il solo partito in grado di contrastare la presa di potere del “sultano”, sebbene alcune personalità di primo piano del partito siano già finite in carcere con accuse pretestuose, a partire dall’arresto più emblematico: quello, nel marzo scorso, del sindaco della metropoli economica e commerciale della Turchia, Ekrem Imamoglu, che dovrebbe sfidare lo stesso Erdogan alle prossime presidenziali in una rinnovata deriva verso l’autoritarismo nel Paese. 

La decisione del 45mo Tribunale Civile di Primo Grado ha annullato il congresso provinciale dell’ottobre 2023 del Chp, che includeva un voto fra partiti per eleggere i leader provinciali. I giudici hanno rimosso per decreto il presidente provinciale Özgür Çelik e il suo team esecutivo, sospendendo al contempo quasi 200 delegati locali e congelando il processo elettorale interno in corso nel partito in vista del voto, azzerandone di fatto le scelte interne. Per mantenere una parvenza di legalità, la corte ha deciso di nominare un comitato di cinque persone guidato da Gürsel Tekin, esponente di lungo corso del partito, che - in passato - aveva servito da segretario generale quando alla guida vi era Kemal Kılıçdaroğlu. Gli altri fiduciari sono Zeki Şen, Hasan Babacan, Müjdat Gürbüz ed Erkan Narsap. Tekin si è detto sorpreso della nomina, ma si è impegnato a “portare il partito a un congresso in unità” e “aiutarlo a liberarsi dai corridoi dei tribunali”.

Immediata la risposta del partito, che ieri sera si è riunito per discutere della situazione e dei passi futuri per preservare la leadership. Fra le prime mosse si registra l’immediata espulsione del membro di lungo corso Gürsel Tekin, colui il quale era stato nominato dai giudici come capo ad interim del ramo provinciale dei repubblicani. Ad annunciare la decisione il presidente nazionale del partito Özgür Özel, che in seguito ha partecipato a una trasmissione in diretta sulla rete pro-opposizione Halk TV, spiegandone le motivazioni: “Gürsel Tekin è stato espulso dal Chp. Nessuno che non sia stato eletto dai membri del Chp può entrare nella nostra sede centrale o negli uffici provinciali”, aggiungendo che il partito non avrebbe rispettato la decisione del tribunale ed espulso chiunque accetti il posto di leader ad interim.

Il Chp, fondato dal primo leader della Repubblica Mustafa Kemal Atatürk, è il più antico partito politico della Turchia e il principale rivale del Partito di Giustizia e Sviluppo (Akp) al potere di Erdoğan. L’ufficio di Istanbul è considerato l’organizzazione provinciale più importante poiché la città di 16 milioni di abitanti non è solo il motore economico della nazione, ma anche una roccaforte politica per il sindaco di Istanbul incarcerato Imamoglu, principale rivale di Erdogan.

La sentenza arriva in mezzo a un più ampio controllo legale dei voti interni del partito. La scorsa settimana i pubblici ministeri hanno presentato un’accusa contro 10 funzionari Chp - tra cui Çelik e due sindaci del distretto di Istanbul - invocando pene detentive fino a tre anni per presunte irregolarità nello stesso congresso provinciale del 2023. Un caso giudiziario separato sta anche esaminando se il congresso nazionale del Chp, che nel novembre 2023 ha eletto l’attuale presidente Özgür Özel e ha posto fine al lungo mandato di Kılıçdaroğlu, debba essere annullato.

Analisti ed esperti di politica locale affermano che questi casi legati da un filo comune rivestono un grande valore sotto il profilo politico e istituzionale per il futuro del Paese. Imamoglu si è schierato e ha sostenuto con forza Özel nella sfida alla leadership del partito. Critici e oppositori ritengono che processi e lotte giudiziarie rientrino in un quadro più ampio finalizzato ad indebolire l’ala interna al partito che sostiene il sindaco di Istanbul, pur senza ricorrere al bando del Chp per il suo valore storico e simbolico. Kılıçdaroğlu, che ha perso il voto per la leadership, non ha escluso di tornare se i tribunali ribaltano il congresso del partito. Nel frattempo i media pro-governativi e lo stesso Erdogan hanno messo in dubbio la legittimità delle elezioni interne dell'opposizione.

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