25/09/2017, 15.51
INDONESIA
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Jakarta, giovani donne vendono la loro verginità online

di Mathias Hariyadi

Promossi anche i matrimoni islamici tra ricchi e donne in difficoltà. L’iniziativa “nikah siri e verginità in vendita” creata per “aiutare il governo a ridurre la povertà”. Tra i requisiti da soddisfare, le donne devono essere musulmane e avere un’età maggiore di 14 anni. L’ideatore fermato dalla polizia. Attivista per le donne: “l'obiettivo finale è quello di vendere un servizio sessuale”. Justina Rostiawati, presidente dell’Associazione delle donne cattoliche: “Il sito favorisce violenza ed abusi dei diritti umani sulle donne”.

Jakarta (AsiaNews) – È online un sito web che consente alle giovani donne indonesiane di mettere in vendita la propria verginità. La piattaforma prevede anche la possibilità di contattare donne disponibili a sottoscrivere il nikah siri, matrimonio islamico che non richiede riconoscimento civile. Esso è spesso praticato da uomini ricchi ed alti funzionari, che sposano una donna con il consenso e l’approvazione della “prima ed ufficiale” moglie.

Dopo il lancio ufficiale del sito, il 23 settembre scorso l’ideatore Aris Wahyudi è stato fermato dalla polizia con gravi accuse in materia di legge virtuale, favoreggiamento della prostituzione e traffico di esseri umani. Tuttavia, l’imprenditore ha negato tutte le accuse, affermando che i suoi servizi creativi sono messi a disposizione per “aiutare” le persone che hanno bisogno l'una dell'altra e si limitano a “veicolare” la connessione tra esse.

Wahyudi dichiara che il sito “è solo business”. Egli spiega che, attraverso il sito web, è possibile  “pubblicizzare” la giovane vergine, che è felice di “vendere” la sua verginità per denaro e questa “procedura” avviene solo rispondendo ad alcuni requisiti.

La società indonesiana ha definito “prostituzione online” questo servizio. “Non è la stessa cosa – ha dichiarato Wahyudi prima di essere arrestato – Una prostituta riceve il compenso pattuito tra cliente e protettore. In questo caso, l’accordo avviene tra le due persone interessate. Io non sono coinvolto nelle discussioni sul pagamento”.

Secondo le intenzioni dell’inventore, l’iniziativa “nikah siri e verginità in vendita” è stata creata per aiutare il governo a ridurre la povertà, “creando buone opportunità economiche” tra persone facoltose ed altre in difficoltà. Il programma infatti è rivolto a studentesse che hanno bisogno di pagarsi gli studi e vedove. Tra i requisiti da soddisfare per l’adesione, le donne devono essere musulmane e avere un’età maggiore di 14 anni.

Tra i critici più agguerriti del sito internet vi è Masruchah, dell’Associazione nazionale dei diritti umani per le donne (Komnas HAM Perempuan). “Qualunque sia il motivo dietro le buone intenzioni di ridurre la povertà e aumentare la capacità finanziaria, l'obiettivo finale è quello di vendere un servizio sessuale”, afferma Masruchah. Ella si dichiara contraria anche alla pratica del nikah siri, che viola la legge n. 1/Anno 1974, che dispone la “registrazione” di un matrimonio presso un ufficio civile statale. In caso di divorzio da una tale forma di matrimonio, la donna ed i figli da esso nati, non hanno diritti e si trovano spesso in situazioni di grave disagio economico.

Intervistata da AsiaNews su questa controversia, l’ex membro di Komnas Ham Perempuan, Justina Rostiawati, dichiara che ciò che Aris Wahyudi ha creato è solo clamore. “Questo è un esempio di come non si usa la logica. Resto basita se Wahyudi pensa davvero che il suo programma aiuti a ridurre ridurre la povertà”. Rostiawati, ora presidente dell'Organizzazione delle donne cattoliche indonesiane (Wkri) dichiara che l’iniziativa “nikah siri e verginità in vendita” è una pratica di violenza ed un grave abuso dei diritti umani sulle donne.

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