10/10/2023, 11.25
MYANMAR
Invia ad un amico

Kachin, bombe su un campo profughi: almeno 30 vittime civili e decine di feriti

Secondo le testimonianze pare si sia trattato di un attacco di droni. È stato preso di mira il villaggio di Mon Lai Hket, vicino al confine con la Cina, dove risiedono centinaia di sfollati interni. I militari birmani hanno negato di essere i responsabili, ma non sarebbe la prima volta che colpiscono i civili. Il rappresentante del Governo in esilio alle Nazioni unite: "Serve un embargo sulle armi".

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Un attacco di droni ha ucciso circa 30 civili, perlopiù donne e bambini che si trovavano in un campo per sfollati interni nel villaggio di Mon Lai Hket, vicino al confine tra lo Stato birmano del Kachin e la Cina. Secondo fonti locali, alle 23.25 di ieri l’esercito birmano - che a febbraio 2021 ha spodestato con un colpo di Stato il precedente governo guidato da Aung San Suu Kyi - ha colpito vicino alla città di Laiza, che funge da quartier generale dell'organizzazione etnica armata Kachin Independence Army (KIA), una delle milizie del Myanmar che insieme ad altri gruppi anti-golpe combatte contro i militari. 

Il portavoce del KIA, il colonnello Naw Bu, ha detto a diversi media che questa mattina erano stati identificati 29 morti, il cui numero però poi è andato crescendo, e sono stati contati 56 feriti, di cui oltre una quarantina sono stati sottoposti a interventi d’urgenza. “Non abbiamo sentito il rumore di nessun aereo che passava prima dell'attacco. Sospettiamo che potrebbe trattarsi di un attacco di droni”, ha aggiunto.

Un attivista studentesco locale, che si fa chiamare Justin, ha detto che la città è rimasta “scossa” dall’attacco e che molti residenti stanno evacuando: “Siamo in allerta perché temiamo che possa esserci un secondo bombardamento”, ha aggiunto. Kohn Ja, un’attivista che fa parte del Kachin Peace Network, dopo aver visitato l’ospedale locale ha spiegato alla Reuters che “la bomba è stata troppo potente. Il villaggio è stato completamente distrutto ed è scomparso”.

Nella città di Laiza, che il KIA considera la propria capitale, si trovano decine di profughi interni, che a causa del conflitto sono aumentati arrivando a quasi due milioni in tutto il Paese, secondo i dati delle Nazioni unite. Il campo profughi di Mon Lai Hket esisteva dal 2011, ma è cresciuto fino a ospitare 850 persone oggi. Lo scorso ottobre i militari birmani avevano rivendicato un attacco contro un festival locale ad A Nang Pa, nel distretto di Hpakant, in cui erano stati uccisi circa 60 civili.

La giunta golpista birmana ha dichiarato di non essere responsabile del recente attacco: “Stiamo indagando. Ci prenderemo cura della situazione di pace al confine”, ha detto il portavoce della giunta, Zaw Min Tun, a People Media, aggiungendo che l'esplosione potrebbe essere stata causata dall’esplosione di munizioni del gruppo etnico ribelle. Il portavoce del Governo di unità nazionale in esilio, composto soprattutto da ex deputati del precedente governo, ha denunciato l’attacco definendolo “un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità”, sottolineando poi le difficoltà dei militari a rispettare le richieste di pace e stabilità arrivate dalla Cina. Pechino, infatti, sebbene insieme alla Russia sia il principale fornitore d’armi dell’esercito birmano, ha come unico interesse la stabilità vicino alla propria frontiera per poter portare avanti i propri progetti infrastrutturali parte della Belt and Road Initiative. 

Ieri l’ambasciatore del Myanmar presso le Nazioni unite, Kyaw Moe Tun, parte del Governo di unità nazionale in esilio, ha dichiarato che, dopo il colpo di Stato, l'esercito birmano ha importato armi e materie prima per un valore di oltre 1 miliardo di dollari e ha adottato un “politica della terra bruciata”, che ha distrutto oltre 75mila abitazioni e ucciso più di 4mila civili. Citando alcune ricerche, Kyaw Moe Tun ha sottolineato che vi è stata una media di 30 attacchi aerei al mese in Myanmar da gennaio a giugno di quest’anno, e ha esortato gli Stati membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite di imporre un embargo totale sulle armi destinate ai militari. “Nessuna parola può descrivere adeguatamente la sofferenza sopportata dal popolo del Myanmar. È una tragedia indicibile”, ha commentato Kyaw Moe Tun.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Loikaw: l'esercito mantiene la presa sulla cattedrale, il vescovo rifugiato 'in foresta'
14/12/2023 11:27
Kachin, l’esercito minaccia i leader cristiani: 'Stop alle comunicazioni coi ribelli'
21/06/2018 08:53
Loikaw, suor Rosanna Favero: 'Tra gli sfollati nelle foreste le situazioni più pietose'
11/11/2022 09:09
Kachin, dopo 55 giorni di scontri “la situazione della popolazione è drammatica”
11/10/2016 11:34
Yangon: le milizie ribelli ricevono vaccini anti-Covid da Pechino
22/09/2021 08:48


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”