27/07/2015, 00.00
INDIA
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Karnataka: migliaia di studenti si uniscono alla “crociata verde” di papa Francesco

di Nirmala Carvalho
Oltre 6mila ragazzi e ragazze hanno partecipato alla campagna “Una Bellary pulita e verde”: una risposta pratica all’enciclica “Laudato sì”. L’iniziativa è promossa dalle scuole cattoliche della città e dall’amministrazione locale. Il vescovo: “Educare all’ecologia deve diventare parte integrante dell’istruzione formale”.

Mumbai (AsiaNews) – Ridurre gli sprechi, riutilizzare, riciclare: parte da questi tre obiettivi fondamentali la campagna “Una Bellary pulita e verde”, a cui hanno partecipato oltre 6mila studenti della scuole cattoliche della città indiana. Un’iniziativa promossa dagli istituti cattolici e dall’amministrazione del Karnataka, spiega ad AsiaNews il vescovo Henry D’Souza, che “si ispira all’invito lanciato da papa Francesco a rendere il mondo ‘la nostra casa comune’”. Con un evento tenutosi il 25 luglio scorso al St. Philomena’s PU College, ragazzi e ragazze, leader politici e religiosi hanno lanciato il programma, piantando per l’occasione più di 2mila piccoli alberi.

“Ampie aree dei distretti di Bellary, Raichur e Koppal – sottolinea il presule – sono irrigate dalle dighe dei fiumi Tungabhadra e Krishna. Si tende a utilizzare in modo eccessivo fertilizzanti e pesticidi. Inoltre, la zona è famosa per l’estrazione di minerale di ferro, soprattutto in miniere illegali. Con l’intervento della Corte suprema questo iper-sfruttamento si è fermato, ma ha avuto comunque effetti negativi sulla vita delle persone e sull’ambiente”.

Un altro problema, racconta mons. D’Souza, è rappresentato da “i salari molto bassi dei lavoratori giornalieri, a volte inferiori alle 200 rupie (meno di 3 euro). I lavoratori qualificati vengono pagati meglio, ma l’introduzione dell’agricoltura meccanica e le poche piogge hanno spinto questi contadini a migrare in grandi città come Bangalore, Mangalore, Goa. Con gravi conseguenze sulla vita delle loro famiglie e sulla crescita dei figli”.

“Donne e bambini – sottolinea – possono fare molto per proteggere l’ambiente, e in effetti [in questo campo] hanno risultati migliori di altri. Educare all’ecologia deve diventare parte integrante dell’istruzione formale. ‘Verde e pulito’ dovrebbe essere lo stile di vita quotidiano di tutti”.

Nello specifico, la campagna si impegna a: ridurre, riutilizzare e riciclare, per diminuire rifiuti e spazzatura; conservare l’acqua; risparmiare energia elettrica spegnendo le luci e gli apparecchi elettronici non in uso; ridurre al minimo il consumo di cibo-spazzatura; eliminare l’inquinamento dell’aria e acustico in occasione di grandi festival; utilizzare tutte le pagine di un quaderno, per non sprecare la carta; salvaguardare laghi, stagni e foreste; piantare ogni anno nuovi alberi; salvare vite e donare gli organi.

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