Kikuchi: il pastore dell'immensa Tokyo con il cuore aperto al mondo
Verbita, 66 anni, è stato missionario nei villaggi rurali del Ghana da giovane sacerdote. Arcivescovo di Tokyo dal 2017, due anni fa è stato eletto dall'assemblea dei delegati di Caritas Internationalis come proprio presidente. Guida una Chiesa che fa i conti con le solitudini e le contraddizioni delle grandi metropoli partendo dalla dignità di ogni vita umana. E a qualche mese fa al Sinodo disse: "Oggi anche l'Europa sta diventando periferia".
Tokyo (AsiaNews) – È l’arcivescovo di una metropoli con più di 30 milioni di abitanti, ma ha iniziato il suo ministero sacerdotale come missionario in un villaggio in Africa. Il card. Tarcisio Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo, 66 anni, è un altro dei cardinali che entreranno al conclave appena cinque mesi aver ricevuto la porpora nell’ultimo concistoro, tenuto da papa Francesco il 7 dicembre 2024. E da due anni ormai è il presidente di Caritas Internationalis, eletto un po’ a sorpresa nell’assemblea del 2023 dai delegati della rete che riunisce i 162 organismi caritativi delle Chiese cattoliche di tutto il mondo, che hanno scelto come guida in un momento delicato della loro storia questo presule della piccola Chiesa giapponese.
Nato a Iwate il 1° novembre 1958, mons. Kikuchi è un missionario della congregazione dei Verbiti. Ordinato sacerdote nel 1986 ha svolto i primi anni del suo ministero in Ghana, in Africa, dove è stato parroco di una missione in un’area rurale per 8 anni. Proprio in Africa ha iniziato a lavorare con la Caritas negli anni Novanta come volontario nel campo profughi di Bukavu, nell'allora Zaire. Rientrato poi nel suo Paese d’origine ha ricoperto il ruolo di direttore esecutivo di Caritas Giappone dal 1999 al 2004. Nominato da Benedetto XVI come vescovo di Niigata, è stato presidente di Caritas Giappone dal 2007 al 2022 e in questa veste ha coordinato gli interventi di solidarietà messi in campo dall’organismo ecclesiale in occasione della triplice catastrofe dell’11 marzo 2011, quando un devastante terremoto, il successivo maremoto e l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima seminarono morte, distruzione e paura in un’ampia area del Paese. Nel 2017 è stato papa Francesco a nominarlo arcivescovo di Tokyo: la sua cattedra è nella moderna cattedrale di Santa Maria progettata da Kenzo Tange sulle macerie lasciate dietro di sé dai bombardamenti della Seconda Guerra mondiale. Non è un caso, dunque, che la pace sia un tema centrale nel suo magistero.
Sul servizio delle Caritas in tutto il mondo il card. Kikuchi dice che “devono essere “un'agenzia professionale di aiuti umanitari internazionali ma, allo stesso tempo, proclamare la buona notizia di Gesù attraverso le sue azioni. Creare speranza e non delusione. Essere uno strumento di unità, ma non di disuguaglianza. Nessuno deve essere escluso e nessuno deve essere dimenticato". In questa prospettiva - tra le solitudini e l’inverno demografico che affliggono la grande metropoli giapponesi - il porporato richiama spesso la questione della salvaguardia della vita e della dignità di ogni persona. “La vita, dono del Padre nella sua misericordia e nel suo amore - ha detto ancora pochi giorni fa nell’omelia del giorno di Pasqua - deve essere protetta dal suo inizio alla sua fine, senza eccezioni”.
Kikuchi è un presule molto attivo anche nel mondo digitale: ama condividere immagini suo social network, anche in questi giorni ha raccontato in questo modo molto personale la sua esperienza dell’omaggio del mondo a papa Francesco e la vita dei cardinali in questi giorni scanditi dalle celbrazioni e dalle congregazioni generali. Alla domanda rivoltagli all’ultimo Sinodo sulla nomina di tanti porporati delle periferie del mondo ha dato una risposta interessante nella prospettiva del conclave: “La missione oggi è uno scambio di doni tra Chiese, tra chi ha e chi non ha. Prima avveniva da Occidente ad Oriente, oggi tanti Paesi dell’Asia e dell’Africa donano missionari al mondo. Lo stesso concetto di periferia cambia: anche l’Europa oggi sta diventando periferia”.
23/04/2021 15:15