04/03/2024, 12.52
GIAPPONE
Invia ad un amico

Verso la chiusura il settimanale cattolico giapponese, nuovo progetto on line

L’annuncio con una lettera dell’arcivescovo di Tokyo mons. Kikuchi: dopo più di 100 anni a marzo 2025 lo stop all’edizione cartacea. “Ma continueremo a diffondere notizie sul web e con un giornale mensile gratuito che verrà distribuito nelle parrocchie”.

Tokyo (AsiaNews) - La Chiesa cattolica giapponese aveva celebrato lo scorso anno il suo centenario, fiera di una storia che nemmeno l’esperienza terribile della Seconda guerra mondiale aveva interrotto. E grata per il sostegno costante offerto fin dal 1923 da lettori e inserzionisti. Adesso, però, con le trasformazioni in atto nel mondo dell’editoria e i conti diventati insostenibili, il Settimanale cattolico giapponese si avvia verso la fine delle sue pubblicazioni. Ad annunciarlo con una lettera pubblicata sull’ultimo numero di febbraio della testata è stato l’arcivescovo di Tokyo, mons. Tarcisio Isao Kikuchi, che è anche presidente della Conferenza episcopale giapponese. Si tratta in realtà di un preavviso ampio: il Settimanale cattolico verrà infatti stampato ancora per un anno fino alla fine del mese di marzo 2025. Questo per rispettare l’impegno preso con chi si è abbonato, ma anche - spiega l’arcivescovo Kikuchi - per preparare al meglio le nuove forme di comunicazione che contestualmente la Chiesa cattolica del Giappone andrà a promuovere.

“In quasi un quarto di secolo dall'inizio del XXI secolo, i mezzi di informazione sono entrati in un'era di grandi cambiamenti - spiega nella lettera mons. Kikuchi - e internet sta diventando la principale fonte di informazione. Naturalmente, anche noi vescovi comprendiamo che l'informazione stampata è un mezzo per approfondire la comprensione offrendo la possibilità di ritornarvi ripetutamente e, allo stesso tempo, i giornali restano un importante mezzo di comunicazione per i lettori generali che possono esprimere le loro opinioni alla società attraverso i loro contributi e altri mezzi. Allo stesso tempo, però, considerando l'attuale situazione commerciale del settore dei giornali e la velocità di diffusione delle notizie su internet, da diversi anni stiamo valutando come diffondere le informazioni sulla Chiesa cattolica in Giappone”.

Di qui il progetto di integrare meglio tra loro le diverse voci attraverso cui la Chiesa cattolica in Giappone comunica in un nuovo progetto complessivo. “Il giornale cattolico sospenderà la sua forma attuale, cioè la stampa settimanale - spiega mons. Kikuchi - e passerà a diffondere le informazioni su Internet. Tuttavia, poiché per alcune persone resta difficile connettersi alla rete, continueremo a pubblicare anche un giornale cartaceo una volta al mese. Questo giornale sarà distribuito come rivista gratuita di pubbliche relazioni e distribuito a ogni parrocchia, convento e struttura collegata alla Chiesa. La politica editoriale è una questione che deve essere ancora considerata - aggiunge l’arcivescovo di Tokyo - ma penso che le notizie dettagliate e quelle più legate all’attualità troveranno spazio su internet, mentre il cammino della Chiesa nel suo complesso troverò spazio anche sulla carta”.

“Ci dispiace molto deludere le aspettative di molti che ci hanno letto e sostenuto finora – conclude mons. Kikuchi -. Ma come Chiesa in Giappone, lavoreremo con più impegno che mai per diffondere le informazioni. Grazie per la vostra comprensione”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Tokyo, l'ordinazione di mons. Lembo: 'Nella metropoli segno di speranza'
16/12/2023 11:26
Tokyo, le religiose riflettono sulla missione (Foto)
15/01/2019 11:34
Mons. Kikuchi accolto a Tokyo fra festeggiamenti 'internazionali'
21/12/2017 13:51
Olimpiadi, chiese chiuse agli atleti per fermare il contagio Covid
12/07/2021 09:59
Mons. Kikuchi: A Tokyo nuova emergenza Covid
23/04/2021 15:15


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”